20.06.2013 Views

Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...

Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...

Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

16<br />

Capitolo I<br />

municazioni rendeva molto costose le importazioni da luoghi lontani,<br />

immagine 1.5.<br />

Vi sono aree ove scarseggiano materiali litoi<strong>di</strong>, utilizzabili come pietra<br />

da taglio, ma abbondanti sono i terreni argillosi utili per fabbricare<br />

mattoni; per contro, in altri siti, scarseggia l‟argilla e quin<strong>di</strong> l‟antica<br />

tra<strong>di</strong>zione riproponeva l‟antica tecnica del costruire con pietre locali<br />

squadrate, rispondendo all‟esigenza imposta dall‟Arte <strong>di</strong> impiegare la<br />

materia meno costosa e tralasciare la più lontana; laddove la pietra veniva<br />

lavorata, la risulta veniva finemente franta e ridotta in sabbia, da<br />

mescolarsi con la calce in modo da confezionare la malta per allettare<br />

i conci.<br />

Si è altresì confermata l‟ipotesi che in ciascun luogo i caratteri della<br />

“grana” delle malte a vista si associ ai caratteri della pietra da costruzione<br />

o pavimentazione locali, nonostante le <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> gusto e <strong>di</strong><br />

epoca degli e<strong>di</strong>fici che li costituiscono. D‟altra parte il confronto fra le<br />

sabbie locali cernite e la raccolta <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> malte, prelevate da<br />

vecchi e<strong>di</strong>fici, ha messo in luce la grande varietà <strong>di</strong> sabbie e malte, caratteristiche<br />

delle <strong>di</strong>verse zone d‟Italia. A tal proposito sarà sufficiente<br />

osservare le malte paglierine del leccese, realizzate con le sabbie gialle<br />

ricavate dal taglio dell‟omonima pietra arenaria; le malte <strong>di</strong> un giallo<br />

ancor più acceso, composte con la risulta della lavorazione della pietra<br />

<strong>di</strong> Favignana; le malte bigio-giallicce, associate alle sabbie del Po e<br />

del Ticino; le malte rossicce ottenute dall‟uso della polvere del coccio<br />

pesto; così come le malte siciliane ottenute con la mescolanza<br />

d‟argilla rossa naturalmente torrefatta, reperibile nella piana <strong>di</strong> Catania,<br />

che i locali chiamano “la ghiara”, ed altre infinità <strong>di</strong> sabbie e<br />

mon<strong>di</strong>glie che donano alle malte toni e vibrazioni cromatiche tipiche<br />

del costruito locale. In tutti i casi sperimentati si sono in<strong>di</strong>viduate le<br />

connessioni storiche rilevabili tra le sabbie <strong>di</strong> un luogo e l‟aspetto<br />

cromatico locale dei manufatti. In ogni caso le peculiarità locali<br />

dell‟aspetto delle vecchie malte d‟allettamento e degli intonaci non<br />

tinteggiati, sono risultate rapportabili a tre fattori basilari: la grana visibile<br />

dell‟aggregato; la tessitura della superficie; il colore <strong>di</strong> fondo,<br />

conferito prevalentemente dal legante usato e dalle frazioni fini<br />

dell‟aggregato, in<strong>di</strong>stiguibili ad occhio nudo.<br />

Congiuntamente alle indagini sulle sabbie locali, sui caratteri degli antichi<br />

intonaci e sulle malte a vista delle <strong>di</strong>verse regioni, è stato condotto<br />

un esteso regesto comparativo della documentazione d‟archivio <strong>di</strong>-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!