Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...
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Capitolo V<br />
5.2.5 Malte “porcellane”<br />
La particolarissima virtù <strong>di</strong> queste calci <strong>di</strong> far presa con l‟acqua<br />
era stata già da tempo largamente sperimentata dall‟Architetto Giovanni<br />
Branca, il quale nel suo “Manuale d‟Architettura” del 1629,<br />
vanta d‟aver inventato un miscuglio da lui chiamato “Mastice dei Tartari”,<br />
adatto ad ogni “capricciosissimo” lavoro. Egli preparò tale mastice<br />
avendo per scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere dall‟umi<strong>di</strong>tà i muri dei Bagni <strong>di</strong> S.<br />
Filippo in Toscana. In quell‟occasione egli preparò una malta <strong>di</strong> calce<br />
ed una nuova materia data all‟Architettura con la quale egli formò “un<br />
Tartaro bianco lattato, duro a piacimento fin a farlo superare la durezza<br />
del marmo Carrarino Statuario, e resistente alle ingiurie del tempo<br />
quanto il Travertino”. Pur rispettando la sua volontà <strong>di</strong> voler serbare il<br />
suo prezioso ed inconfessabile “segreto” <strong>di</strong> Bottega, oggi si può svelare<br />
che il biancore e la durezza ottenuti dal suo miscuglio era dovuto<br />
alla presenza <strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> caolino calcinato, che conferisce alle malte<br />
<strong>di</strong> calce idrata (aerea o aerea magnesiaca) uno spiccato carattere pozzolanico.<br />
Il caolino, infatti, è l‟unico materiale ad effetto pozzolanico<br />
<strong>di</strong> color bianco, che conferisca uno straor<strong>di</strong>nario potere <strong>di</strong> idraulicità<br />
alle malte con esso composto.<br />
D‟altronde lo stesso materiale legante, cui fa riferimento il Branca, si<br />
trova <strong>di</strong>ffusamente nella cultura del costruire del passato. Simile o<br />
egual materia, che è rimasta nel gergo, come detto sopra, <strong>di</strong> vecchi<br />
mastri liguri col nome <strong>di</strong> “porcellana” o “purselana”, è <strong>di</strong>ventato oggi<br />
argomento <strong>di</strong> accesa <strong>di</strong>squisizione dopo il ritrovamento della stessa<br />
nel Molo Vecchio del porto <strong>di</strong> Genova: le malte, ritrovate in quel sito,<br />
che sono databili alla seconda metà del „500, sono ancor oggi <strong>di</strong><br />
straor<strong>di</strong>naria bianchezza e tenacità, nonostante la secolare aggressione<br />
dell‟acqua <strong>di</strong> mare.<br />
La parola porcellana, con tutte le sue variazioni vernacolari, che compare<br />
frequentemente nei registri commerciali dell‟epoca, è poco probabile<br />
si riferisse all‟omonima preziosa conchiglia, né tantomeno<br />
all‟ancor più preziosa materia che costituiva il prodotto ceramico proveniente<br />
dalla Cina, conosciuto in Europa sin dal Me<strong>di</strong>oevo, tanto lodato<br />
da Marco Polo dopo il suo viaggio in Oriente.