Terra, Fuoco, Acqua, Aria: LA CALCE A cura di Alessandro Battaglia ...
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5.6.2 Il colore della calce<br />
<strong>Terra</strong>, <strong>Fuoco</strong>, <strong>Acqua</strong>, <strong>Aria</strong>: La Calce<br />
Nel passato, in tutta Italia, la <strong>di</strong>versa denominazione dei calcari,<br />
impiegati come materiale da costruzione e soprattutto per la produzione<br />
della calce, variava principalmente in funzione delle caratteristiche<br />
morfologiche dei litotipi usati. Sin dal tardo Quattrocento sono ricordati,<br />
per esempio, la “pietra d‟Albettone”, il “sasso d‟Albazzano”, il<br />
“sasso albano”, il “sasso coltellino”, “il sasso albarese” ed il “sasso<br />
porcino”. In particolare, l‟Albarese (o Alberina) era così chiamata per<br />
le piccole figure d‟alberi che si vedono comunemente sulla faccia del<br />
taglio <strong>di</strong> questa sorta <strong>di</strong> pietra, tipica dell‟appennino tosco-umbroemiliano.<br />
In ogni cantiere del passato, per la sua <strong>di</strong>ffusione, il sasso<br />
Alberino corrispondeva alla pietra da calce per eccellenza. Esso veniva<br />
selezionato in base alla sua lavorabilità, grana e colore, <strong>di</strong>stinguendolo<br />
eventualmente dall‟Albazzana per il colore più scuro che<br />
quest‟ultima mostrava, immagine 5.4.<br />
L‟approvvigionamento del materiale avveniva preferibilmente in cava<br />
ed era affidato a maestranze specializzate; e la cottura della marna,<br />
raccolta nelle cave storiche, ed il successivo spegnimento, era invece<br />
Immagine 5.4 Esempio <strong>di</strong> inerti colorati<br />
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