esperienze di avvio degli organismi di vigilanza ex d.lgs n. 231/2001

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una persona, l’amministratore unico, che decide tutto e per tutti e che evidentemente ha interesse a che esista una parvenza di organismo di vigilanza. Una parvenza, perché ci si trova ad avere a che fare con una società quotata, quindi anche con un comitato interno di sorveglianza, con la necessità di rispettare tutte le indicazioni di Borsa S.p.A., quindi con un sistema molto complesso di controlli interni che passa per le società di revisione, per il collegio sindacale, per l’organismo di vigilanza, per il comitato interno di sorveglianza: forse anche troppe e ipertrofiche autorità di controllo interno. Tante piccole Procure interne all’ente, si potrebbe dire. Eppure sono tutte Procure che non odono, perché qualcuno vuole che nessuno sappia. Questa è una prima realtà. Accanto a questa ve ne sono molte altre. Mi è capitato in qualche occasione di dire che l’introduzione, o meglio, l’adozione dei modelli organizzativi e degli organismi di vigilanza è, “vivaddio”, facoltativa. Questo è giustissimo, perché esistono società che non possono avere alcun interesse a mettere in piedi organismi di vigilanza, modelli e quant’altro. Se ci sarà stato il reato, magari cominceranno a mettersi in regola - ma siamo al post factum - soltanto per ottenere quei benefici che, non dobbiamo dimenticare, sono previsti da una legge che è preventiva, sì, ma anche riparatoria. Sebbene noi qui ci occupiamo soprattutto del profilo preventivo del d.lgs. n. 231/01, varie norme (come gli artt. 11, 12, 17) sono orientate a una logica riparatoria. Cioè: tu hai commesso un reato, se però restituisci, risarcisci, ti metti a posto con i modelli e crei questa parvenza di organismo di vigilanza, magari riesci ad ottenere qualche beneficio o comunque riesci a evitare le sanzioni più severe, le misure interdittive, sostanzialmente. Quindi bisogna andare a vedere le singole realtà e farsene un’idea con molta chiarezza. Una cosa è occuparsi delle società “perbene”, altra cosa considerare tutte le società e allora il discorso, secondo me, deve essere affrontato su piani diversi. 32
Nelle società che mirano realmente a prevenire i reati, perché non c’è un soggetto apicale che è orientato al delitto, il d.lgs. n. 231 funziona benissimo. Per una società “criminale”, il d.lgs. non serve a nulla: il diritto penale prevede già sistemi (in particolare, le misure di prevenzione), che consentono di spazzarla via, immediatamente. Quindi, se noi puntiamo soltanto sulle società “perbene”, allora dobbiamo dire che l’organismo di vigilanza può funzionare e, secondo me, può funzionare se c’è un corretto flusso di informazioni e se le persone che acquisiscono le informazioni sono capaci di gestirle. Sarebbe troppo lungo parlare dei due temi. Inoltre, sulla capacità dei componenti dell’organismo di vigilanza è stato già detto tanto, quindi non voglio intrattenervi oltre sul tema. Quanto invece al flusso di informazioni: questo dovrebbe partire da una policy interna che lo favorisca. Io devo dire che, invece, per esperienza professionale, mi sono trovato di fronte all’esatto contrario, cioè a una persona che è rimasta coinvolta in un processo penale a proprio carico per aver fatto filtrare una notizia dalla quale è partito un procedimento enorme, nei confronti di decine di imputati e società. Quindi il punto è che se c’è una policy interna volta a favorire il flusso di notizie, i segnali che arrivano possono essere molto spesso anche di “non reati”, fatti di disinvolta gestione della cassa. Allora ci deve essere qualcuno che dice (con diritto di anonimato ovviamente): «ma qui c’è qualcosa che non torna, perché c’è qualcuno che, per esempio, tira fuori troppo denaro contante». Anche se all’interno di certe strutture esiste il servizio antiriciclaggio, tutte le persone che fanno parte dell’impresa dovrebbero avere la possibilità di denunziare fatti di questo tipo, semplicemente sintomatici, non ancora penalmente rilevanti. Ci si potrebbe anche accorgere, ad esempio, che ci sono delle persone che non vengono in banca perché ci sono dei moduli firmati in bianco, il che è un segnale che qualcosa non torna. Abbiamo allora una di quelle notizie 33
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