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esperienze di avvio degli organismi di vigilanza ex d.lgs n. 231/2001

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zione <strong>di</strong> un obbligo <strong>di</strong> segnalazione (ad esempio in base alle<br />

informazioni ricevute da un whistleblower), sempre che naturalmente<br />

sia <strong>di</strong>mostrabile (cosa tutt’altro che facile) che l’adempimento<br />

del dovere <strong>di</strong> segnalazione avrebbe impe<strong>di</strong>to la<br />

realizzazione dell’evento. Sia l’assetto complessivo del d.<strong>lgs</strong>.<br />

n. <strong>231</strong>, sia le modalità in cui vi è configurato il ruolo <strong>degli</strong><br />

<strong>organismi</strong> <strong>di</strong> <strong>vigilanza</strong>, credo suggeriscano <strong>di</strong> restringere e<br />

puntualizzare con molta precisione gli ambiti in cui possa trovare<br />

spazio una sua responsabilità. L’ambito <strong>degli</strong> obblighi <strong>di</strong><br />

sorveglianza con i connessi doveri <strong>di</strong> segnalazione agli organi<br />

gestori, mi pare il terreno più appropriato. Al momento il quadro<br />

dottrinale tende del resto a escludere un obbligo <strong>di</strong> <strong>vigilanza</strong><br />

a carico dei membri dell’organismo e quin<strong>di</strong> una responsabilità<br />

su queste basi, e propende piuttosto per configurare semmai<br />

un obbligo <strong>di</strong> sorveglianza, senza quin<strong>di</strong> che sussista a suo<br />

carico una posizione <strong>di</strong> garanzia, un vero obbligo <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re<br />

l’evento ai sensi dell’art. 40, comma 2, c.p., vista anche l’assenza<br />

<strong>di</strong> poteri operativi-impe<strong>di</strong>tivi sul piano gestionale in<br />

capo a tale organismo.<br />

CENTONZE: Credo che, in ambito colposo, si possa<br />

configurare una posizione <strong>di</strong> garanzia a carico <strong>di</strong> uno o più<br />

membri dell’organismo <strong>di</strong> <strong>vigilanza</strong> solo in quanto essa venga<br />

trasferita attraverso deleghe <strong>di</strong> funzioni, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> poteri e <strong>di</strong><br />

doveri, secondo i criteri elaborati in quest’ambito dalla dottrina<br />

e dalla giurisprudenza e oggi recepiti dal decreto legislativo<br />

81/2008: ad es. il datore <strong>di</strong> lavoro delega a uno o più componenti<br />

dell’organismo <strong>di</strong> <strong>vigilanza</strong> determinati compiti <strong>di</strong><br />

<strong>vigilanza</strong> e <strong>di</strong> prevenzione <strong>degli</strong> infortuni sul lavoro. Al <strong>di</strong><br />

fuori dell’ipotesi <strong>di</strong> trasferimento dei poteri e doveri relativi<br />

all’esercizio <strong>di</strong> una determinata funzione, non credo possa<br />

sostenersi l’esistenza <strong>di</strong> una posizione <strong>di</strong> garanzia a carico dei<br />

componenti dell’organismo. Avverto tuttavia il pericolo che,<br />

come <strong>di</strong>mostra la prassi giurisprudenziale sulla responsabilità<br />

penale dei sindaci per omesso impe<strong>di</strong>mento dell’evento, anche<br />

i componenti dell’organismo <strong>di</strong> <strong>vigilanza</strong> potranno essere<br />

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