esperienze di avvio degli organismi di vigilanza ex d.lgs n. 231/2001

professionalità necessaria allo svolgimento della funzione.
2. Un secondo tema, strettamente legato al primo, attiene
all’individuazione dei poteri attribuiti all’organo di vigilanza.
Sembra evidente, infatti, il legame esistente tra la previsioni di
specifici poteri e competenze in capo all’o.d.v. e la possibilità
di un efficace perseguimento dei suoi compiti di prevenzione e
scoperta degli illeciti, nonché in vista della tutela della reputazione
dell’impresa.
a) La tematica in questione è stata affrontata innanzitutto
rispetto al profilo relativo alla dotazione finanziaria
dell’o.d.v., in vista dello svolgimento della sua attività.
In effetti, sembra evidente che l’autonomia d’azione e
l’indipendenza dell’organo richiedano la disponibilità
di strumenti tali da garantire il pieno ed efficace esercizio
delle funzioni, anche se, nella prassi, si sono
riscontrate incertezze e significative differenze rispetto
alla modulazione di tale disponibilità, ed è stato altresì
fatto rilevare come la previsione di un’assoluta
libertà di spesa dell’o.d.v. possa venire a costituire, a
sua volta, un rischio di illeciti. D’altro canto, proprio
la possibilità di gestire autonomamente adeguate
risorse finanziarie destinate agli scopi istituzionali
dell’o.d.v. ben potrebbe essere individuata quale elemento
di valutazione circa la concreta idoneità del
modello e dell’o.d.v. rispetto alla prevenzione dei
reati.
b) Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta alla questione
relativa all’accesso, da parte dell’o.d.v., a tutte
le informazioni e le documentazioni relative all’attività
aziendale.
A questo proposito emerge la problematica relativa ai
limiti che l’attività ispettiva dell’o.d.v. può incontrare all’in-
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