esperienze di avvio degli organismi di vigilanza ex d.lgs n. 231/2001

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solo un “rimbalzo” della seconda, non è una responsabilità che ha come presupposto il reato individuale: è una responsabilità propria dell’ente, perché proprio in queste materie molto spesso abbiamo un ente colpevole e una persona fisica che non è propriamente responsabile dell’incidente sul lavoro. A volte mi ripugna esercitare l’azione penale, per esempio, nei confronti di determinati soggetti e penso soprattutto alla colpa professionale medica, al sanitario che rimane in camera operatoria otto ore più del dovuto - perché la struttura non lo sostituisce, non ha la possibilità di gestire l’emergenza – e si trova a sbagliare. Secondo me il grande messaggio, probabilmente inconsapevole, che la riforma trasmette, è proprio questo: il diritto penale non colpisce più il singolo – per parafrase la frase di Gorkij: “il sasso lanciato dalla mano” - ma si rivolge alla mano, cioè alla organizzazione che non sa garantire adeguate modalità di funzionamento. Il soggetto che si vorrebbe far rispondere della violazione del d.lgs. n. 626/94, che sottoponiamo a processo, è in realtà stato messo sotto pressione da una struttura rispetto alla quale non ha la forza, non ha la possibilità, nemmeno la consapevolezza della possibilità di dire di no. E qui addirittura, badate, non si pone un problema di interpretazione per individuare l’interesse della struttura: l’interesse è all’apice del disegno organizzativo. Vorrei dire che anche se l’evento non è sicuramente voluto, la colpa rispetto all’evento deriva dalla assoluta consapevolezza dei vantaggi in termini di costi e benefici da parte dell’azienda delle condizioni che ne hanno favorito la verificazione. Ed è questo l’aspetto per cui l’azienda va sanzionata. Poi, come diceva il collega Fusco, per colpire un’impresa che fa terrorismo, non ci serve il d.lgs. n. 231/01! FORTI: Ricordo in effetti che quando in anni giovanili cominciai a dedicarmi allo studio del reato colposo, ebbi modo di analizzare una serie incredibile di incidenti occorsi in successione nelle Ferrovie inglesi, tra cui il disastro di 88
Clapham Junction. La commissione d’inchiesta amministrativa (per quel caso credo non sia mai stato avviato un procedimento penale a carico dei responsabili), a conclusione dei suoi lavori, accertò che il governo Thatcher aveva ridotto il personale nel trasporto ferroviario e il personale era stato sottoposto a straordinari e turni di lavoro massacranti, per cui gli addetti si mettevano alla guida dei locomotori o al controllo del traffico in condizioni di scarsa lucidità. Si tratta di ipotesi analoghe a quelle ricordate dal dott. Santoriello nel campo della professione medica, rispetto alle quali credo anch’io si possa ravvisare spesso una colpa organizzativa, antecedente alla violazione dei protocolli preventivi ex d.lgs. n. 626/94, e fondata sulla creazione (o mancata rimozione) delle condizioni che rendono arduo a chi lavora in quell’azienda il rispetto delle regole di diligenza, scritte o consuetudinarie. Ma è tempo di avviare alla sua conclusione questo interessante dibattito, anche per non abusare della pazienza dei nostri ospiti. Direi che abbiamo trattato larga parte delle questioni sottoposte a discussione. Prima di chiudere, vorrei però dedicare almeno qualche breve riflessione all’unico profilo importante che mi pare sia rimasto ancora inevaso o comunque sia stato solo sfiorato negli interventi su altri temi. Si tratta di una questione che presenta un indubbio interesse, specie considerando che i nostri scambi con le aziende hanno avuto finora come principali interlocutori i membri degli organismi di vigilanza ed è da essi che abbiamo raccolto principalmente le valutazioni sui problemi applicativi del d.lgs. n. 231/01. Mi riferisco al punto 6 dell’Allegato A): Ritiene (e in quali termini) che l’omessa o insufficiente vigilanza, oltre che per l’accertamento della responsabilità dell’ente, possa assumere rilievo anche ai fini di una responsabilità penale a carico degli stessi membri degli organismi di vigilanza? 89
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ELENCO DEI PARTECIPANTI Coordinator
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