22.10.2014 Views

documento per un consenso sulla valutazione ... - Unipd-Org.It

documento per un consenso sulla valutazione ... - Unipd-Org.It

documento per un consenso sulla valutazione ... - Unipd-Org.It

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

2.7. Disordini muscoloscheletrici (Camerino)<br />

Le patologie del rachide di origine professionale possono essere conseguenza di infort<strong>un</strong>i o,<br />

se di tipo cronico - degenerativo, dovute a compiti che richiedono movimentazione dei carichi,<br />

mantenimento di posizioni fisse e protratte in posizioni ergonomicamente scorrette, movimenti<br />

ripetuti a ritmi elevati di flesso - estensione e/o rotazione del rachide, o esposizione di tutto il corpo<br />

a vibrazioni (41).<br />

Le affezioni cronico - degenerative della colonna vertebrale trovano <strong>un</strong> ruolo causale e/o<br />

concasuale in specifiche condizioni lavorative, sono di frequente riscontro nei lavori di<br />

facchinaggio (porti, aeroporti, traslochi, spedizione merci, etc.), magazzinaggio (su<strong>per</strong>mercati); nel<br />

lavoro del manovale edile addetto alla movimentazione, lavoro del <strong>per</strong>sonale ausiliario e<br />

infermieristico in reparti nosocomiali e altre strutture ove è richiesta movimentazione assistita dei<br />

pazienti (INAIL 2004, Circolare n. 25; 15 aprile 2004). Gli infermieri sono tra le categorie<br />

professionali più colpite da patologie della colonna vertebrale fin dai primi anni di attività in<br />

assistenza infermieristica, in conseguenza della mobilizzazione di pazienti in assenza di adeguata<br />

ausiliazione. Rispetto ad altri gruppi di lavoratori che sollevano gravi, il loro “carico” può muoversi<br />

e quindi indurre movimenti rapidi di aggiustamento della presa e della distribuzione del carico;<br />

inoltre gli infermieri devono mantenere posizioni inadeguate <strong>per</strong> tempi protratti, devono sollevare<br />

carichi con maggior frequenza, in modo rapido e spesso inaspettato e fanno più sforzi sull’asse<br />

orizzontale (42). I reparti più a rischio sono quelli di rianimazione, ortopedia, chirurgia e geriatria.<br />

Nell’allegato VI, titolo V, della D. Lgs. 616/94 la <strong>valutazione</strong> del rischio richiede <strong>un</strong>’analisi<br />

dei fattori legati alla mansione lavorativa, alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e<br />

dell’individuo. In <strong>It</strong>alia circa 4 milioni di lavoratori sono più o meno fortemente coinvolti<br />

nell'applicazione del titolo V del decreto legislativo 626/94.<br />

Secondo Sherehiy (43), i fattori di rischio organizzativi, psicosociali o individuali associati ai<br />

disturbi muscoloscheletrici apparsi in letteratura tra il 1966 ed il 2003 sono raggruppabili in 11<br />

categorie, che vanno dallo stress alle caratteristiche della <strong>per</strong>sonalità. Sono state formulate ipotesi<br />

diverse sul modo con cui fattori psicosociali e/o il conseguente strain agiscono sui disturbi<br />

muscoloscheletrici (44):<br />

- sovraccarico biomeccanico e/o tensione muscolare (45, 46) ed effetti di affaticamento in<br />

compiti ripetitivi e/o con mantenimento di posture <strong>per</strong> l<strong>un</strong>go tempo (47);<br />

- insulti dovuti a comportamenti inadeguati <strong>per</strong> stanchezza o mancanza di tempo <strong>per</strong> eseguire<br />

con accuratezza i movimenti necessari;<br />

- diminuzione della soglia del dolore con aumento della consapevolezza di segni e sintomi.<br />

Maggior attenzione alle possibili cause di ulteriori aggravamenti (soprattutto se in atto<br />

riconoscimenti d'indennità);<br />

- meccanismi di cronicizzazione fisiologica o psicologica del dolore a seguito di <strong>un</strong> reale<br />

insulto.<br />

Le variabili psicosociali più studiate sono: il carico di lavoro, il grado di controllo/autonomia<br />

sui propri compiti di lavoro, le relazioni sociali, l'organizzazione, il contenuto e lo stress/strain sul<br />

lavoro. I concetti di carico di lavoro, grado di controllo/autonomia sul lavoro e di stress sono <strong>per</strong> lo<br />

più derivati dal modello “domanda – controllo” di Karasek (1979). Molti studi sono stati condotti in<br />

base a questo tipo di parametri, ma è risultata difficile <strong>un</strong>’analisi critica degli stessi a causa della<br />

varietà nella scelta degli item, effettuata a discrezione di ciasc<strong>un</strong> autore.Gli studi centrati sul<br />

contenuto del lavoro, le politiche istituzionali e i tratti di <strong>per</strong>sonalità sono in numero minore.<br />

I disturbi del tratto cervicale e lombare sono com<strong>un</strong>que risultati associati ad elevato carico<br />

lavorativo, scarso sostegno sociale e limitata autonomia nella gestione del lavoro.<br />

Le conclusioni di 19 es<strong>per</strong>ti del US National Research Co<strong>un</strong>cil and the Institute of Medicine<br />

(48) che hanno esaminato la letteratura sulle cause e la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici<br />

sono che:<br />

20

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!