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Oltre a queste categorie, molte altre indagini hanno evidenziato elevati livelli di stress e<br />
relative conseguenze, in termini di assenteismo, morbilità e anche mortalità, tra i Managers, i<br />
Controllori del traffico aereo, gli Autisti di autobus a autocarri, i lavoratori a turni, i lavoratori<br />
manuali in generali e,soprattutto, gli addetti alle catene di montaggio.<br />
Meritano <strong>un</strong>a particolare menzione in relazione alla documentata prevalenza di patologie<br />
stress-lavoro correlate gli addetti a quelle attività lavorative, in cui è elevato soprattutto il rischio di<br />
conseguenze gravi o disastrose in relazione a riduzione dell’attenzione e della vigilanza e/o a sviste,<br />
errori o ritardi decisionali (definiti come “Threat-avoidant vigilant work”), come nel caso dei<br />
conducenti di treni e autobus, autotrasportatori, piloti e controllori di volo, naviganti, addetti alle<br />
sale controllo di impianti chimici o termo-nucleari.<br />
Verranno di seguito brevemente passate in rassegna, a titolo esemplificativo, alc<strong>un</strong>e delle<br />
attività professionali sopracitate, evidenziando i principali fattori stress correlati e i conseguenti<br />
effetti negativi <strong>sulla</strong> salute maggiormente segnalati.<br />
3.1. Controllo del traffico aereo (Costa)<br />
Il controllo del traffico aereo è generalmente considerato <strong>un</strong>a professione molto stressante, dal<br />
momento che comporta <strong>un</strong>a complessa serie di mansioni che richiedono alti livelli di competenza,<br />
capacità, es<strong>per</strong>ienza e responsabilità, non solo <strong>per</strong> ciò che riguarda i rischi connessi alla vita umana,<br />
ma anche <strong>per</strong> l'elevato costo economico delle attività aeronavali.<br />
Secondo la maggior parte degli studi effettuati in diversi paesi, sia aspetti o<strong>per</strong>ativi che<br />
organizzativi possono costituire fonti di stress <strong>per</strong> il controllore del traffico aereo (CTA). I più<br />
importanti fattori di carattere o<strong>per</strong>ativo sono: sensazione di <strong>per</strong>dita del controllo, <strong>per</strong>iodi prol<strong>un</strong>gati<br />
di lavoro, pressione del tempo, adattamenti nelle procedure, livelli di picco del traffico, paura delle<br />
conseguenze dell'errore, affidabilità e limitazione delle apparecchiature. I maggiori fattori di stress<br />
legati all'organizzazione sono: relazioni con la Direzione e altri controllori, lavoro a turni e<br />
notturno, livelli salariali, condizioni ambientali di lavoro (rumore, illuminazione, posture) (9-14).<br />
La pressione del tempo e la scarsa possibilità di controllo sono due fattori di stress, connessi<br />
al compito, cruciali <strong>per</strong> i controllori e possono determinare non solo <strong>un</strong>a diminuzione della<br />
soddisfazione e del benessere sul lavoro, ma anche delle condizioni di sicurezza. Infatti, man mano<br />
che il carico di lavoro aumenta, il controllore tende ad impiegare sempre più procedure che<br />
richiedono meno tempo con <strong>un</strong>a progressiva riduzione al minimo delle informazioni di volo e<br />
l'abbandono di alc<strong>un</strong>i criteri qualitativi autoimposti. E' evidente che il numero di decisioni che<br />
devono essere prese diventa <strong>un</strong>a condizione stressante quando la capacità di decisione del<br />
controllore è sollecitata al massimo; ciò può portare in caso di sovraccarico ad <strong>un</strong>a situazione molto<br />
rischiosa definita come "<strong>per</strong>dita dello scenario" (15-18).<br />
D'altro canto viene frequentemente riportato che, paradossalmente, molti errori spesso<br />
succedono in <strong>per</strong>iodi di lavoro con bassa intensità o scarsa complessità di traffico: ciò testimonia<br />
dello sforzo richiesto all'organismo <strong>per</strong> adattare le risposte fisiologiche volte a garantire elevati<br />
livelli di vigilanza e <strong>per</strong>formance anche in condizioni di bassa stimolazione ("<strong>un</strong>derload").<br />
Inoltre i CTA sono tra i gruppi di lavoratori maggiormente esposti ai cosiddetti "incidenti<br />
critici", vale a dire situazioni che possono causare delle reazioni emozionali particolarmente<br />
intense, quali quelle che si verificano in occasione di incidenti di volo, "mancate collisioni" o<br />
"<strong>per</strong>dita del quadro" da eccesso di carico. Le conseguenti reazioni sia psichiche (ansia, collera,<br />
senso di colpa, afflizione, ecc.) che fisiche (tachicardia, i<strong>per</strong>tensione, cefalea, i<strong>per</strong>sudorazione,<br />
palpitazioni, insonnia) non solo possono <strong>per</strong>turbare la normale <strong>per</strong>formance lavorativa (scarsa<br />
attenzione, ridotta concentrazione, difficoltà a pensare e memorizzare), ma possono altresì<br />
innescare lo sviluppo di seri disturbi e malattie.<br />
Le risposte psico-fisiologiche allo stress dei CTA sono state largamente studiate nel tentativo<br />
di definire <strong>un</strong> equilibrato rapporto tra le richieste imposte dal compito e la <strong>per</strong>formance dei soggetti<br />
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