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ALTRO<br />
- Percentuale lavoratori licenziati, in mobilità, dimessi con incentivi nell’anno<br />
- Percentuale lavoratori in CIG nell’anno<br />
- La paga è in parte legata al risultato del gruppo di lavoratori?<br />
- Il livello di paga è al minimo sindacale o su<strong>per</strong>iore?<br />
- Numero infort<strong>un</strong>i maggiori (durata su<strong>per</strong>iore a 40 giorni)/lavoratori nell’anno<br />
- Numero infort<strong>un</strong>i minori (durata inferiore a 40 giorni)/lavoratori nell’anno<br />
- Percentuale di ore lavorative <strong>per</strong>se nell’anno <strong>per</strong> mutua/infort<strong>un</strong>i sulle ore totali<br />
lavorate<br />
- Numero di malattie professionali negli ultimi 5 anni<br />
- Numero di non idoneità alla mansione specifica negli ultimi 5 anni<br />
I parametri elencati possono costituire <strong>un</strong>a utile guida <strong>per</strong> l’allestimento di strumenti di<br />
<strong>valutazione</strong> oggettiva, anche se <strong>un</strong>a loro analisi in termini quantitativi, ai fini di <strong>un</strong>a<br />
<strong>valutazione</strong> ponderata del rischio, appare a tutt’oggi critica, tenuto conto dell’assenza di<br />
scale interpretative validate.<br />
Inoltre è da sottolineare che, ove si allestiscano check-list destinate ad essere impiegate<br />
indiscriminatamente in tutte le attività lavorative, è possibile, da <strong>un</strong> lato, che non vengano<br />
presi in considerazione fattori stressanti specifici <strong>per</strong> <strong>un</strong>a specifica mansione e vengano<br />
invece inclusi elementi non <strong>per</strong>tinenti; dall’altro, che i singoli parametri considerati risultino<br />
necessariamente generici e non riferibili a situazioni di lavoro specifiche e reali, con<br />
conseguente attribuzione, da parte dei compilatori, di significati diversi ad <strong>un</strong> medesimo<br />
parametro indagato (Kasl, 1998).<br />
Appare quindi raccomandabile l’impiego di strumenti di analisi che comprendano sia <strong>un</strong>a<br />
fase di <strong>valutazione</strong> di aspetti generali essenzialmente legati all’organizzazione del lavoro e<br />
possibilmente com<strong>un</strong>i alle più svariate attività lavorative, sia <strong>un</strong>a fase più specifica che<br />
analizzi nel dettaglio gli aspetti peculiari dell’attività lavorativa considerata. Non è<br />
ovviamente possibile proporre strumenti dedicati rivolti ad ogni singola attività lavorativa<br />
suscettibile di indagine.<br />
Appare opport<strong>un</strong>o che l’analisi venga condotta da <strong>un</strong> osservatore esterno addestrato allo<br />
scopo, che dovrà basarsi sui dati ricavabili sia dall’osservazione diretta, <strong>per</strong> <strong>un</strong> congruo<br />
<strong>per</strong>iodo di tempo, della mansione in esame, sia dalle informazioni integrative ottenibili vuoi<br />
dai responsabili aziendali vuoi dai lavoratori. Le informazioni ottenibili dai lavoratori<br />
dovrebbero avere lo scopo di chiarire e confermare le situazioni rilevate mediante<br />
l’osservazione e non di fornire elementi soggettivi derivanti dalla “<strong>per</strong>cezione” delle<br />
specifiche situazioni.<br />
Un’es<strong>per</strong>ienza in tal senso è stata descritta ad esempio in relazione ai fattori stressanti di<br />
guidatori di mezzi pubblici nella città di S. Francisco (Greiner, 1997).<br />
Una utile (ancorché legata alle prassi vigenti in Belgio, Paese dell’Autore) classificazione<br />
di metodi di <strong>valutazione</strong> dello stress lavorativo è stata fornita da Dela<strong>un</strong>ois (2002).<br />
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