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Aapprofondimenti<br />
La ricetta del presidente dell'Aci:<br />
«Preparare i giovani, inasprire le pene»<br />
Il nuovo codice recepisce diverse nostre proposte dal principio<br />
“Chi guida non beve” alla prova pratica per condurre gli scooter e le minicar,<br />
fino all'introduzione dell'educazione stradale nelle scuole<br />
I<br />
n Italia, nella fascia<br />
d'età 18-24 anni, un<br />
giovane su cinque<br />
ammette di avere un<br />
comportamento a rischio con l'alcol<br />
e questo non lo scoraggia dal mettersi<br />
alla guida. Durante i weekend un<br />
incidente su due avviene a causa<br />
della guida in stato di ebbrezza. Ma il<br />
90% dei sinistri si verifica perché chi<br />
guida non rispetta il codice della strada.<br />
«L'incoscienza e il mancato rispetto<br />
degli altri da un lato, dall'altro la<br />
scarsa preparazione: sono i due aspetti<br />
su cui bisogna lavorare». La ricetta<br />
di Enrico Gelpi, presidente dell'Automobil<br />
Club Italia (ACI), per abbassare<br />
il numero degli incidenti sulle<br />
strade è fatta di due ingredienti fondamentali:<br />
«Occorre inasprire le pene<br />
per chi non rispetta le regole e formare<br />
meglio le nuove generazioni di<br />
automobilisti».<br />
Il nuovo codice della strada<br />
risponde a queste esigenze?<br />
«A mio parere,sì.Mi sento di dire questo<br />
perché il legislatore ha dato un<br />
segnale di grande attenzione ad aspetti<br />
particolari dell'incidentalità stradale,<br />
come la guida in stato di ebbrezza<br />
e quella sotto effetto di droga. Ma il<br />
di Marco Pasciuti<br />
nuovo provvedimento punta anche<br />
molto sulla preparazione dei giovani.<br />
Il testo, ad esempio, accoglie diverse<br />
nostre proposte, dal principio “Chi<br />
guida non beve”alla prova pratica per<br />
condurre gli scooter e le minicar, fino<br />
all'introduzione dell'educazione stradale<br />
nelle scuole».<br />
A proposito di bere, le associazioni<br />
dei consumatori se la prendono con<br />
la norma che stabilisce che non è più<br />
reato guidare con un tasso alcolemico<br />
tra gli 0,5 e gli 0,8 grammi per<br />
litro.<br />
«Il problema è molto più articolato. Il<br />
principio deterrente può essere<br />
anche forte, ma poi bisogna applicare<br />
le sanzioni. E con la lentezza cui si<br />
muove la macchina della giustizia in<br />
Italia, spesso le sanzioni finiscono per<br />
non essere messe in pratica. È meglio<br />
prevedere forti pene pecuniarie e<br />
amministrative: sono più utili perché<br />
si ha la certezza che verranno appli-<br />
XX GiG