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Scarica l'Allegato - Associazione Italiana Sommelier

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Luisa Barbieri<strong>Sommelier</strong>all’esterno. I due infatti colgono l’occasioneper aprire un secondo ingressosu via Indipendenza, vetrina dipassaggio di particolare pregio aBologna. Affacciarsi qui diventaimportante per attirare l’attenzionedi chi ancora ignora l’esistenza di questamagnifica isola del gusto.La vera svolta però arriva nel 1994quando l’enoteca diventa wine bar,con tanto di banco di mescita. La lampadinasi accende prima che la modaporti questo genere di locale sull’ondadel successo e ne faccia il luogo dimaggior tendenza nelle principali cittàitaliane. A suggerire l’idea, una chiacchieratacon un amico, un avvocatodi Modena, compagno del percorso distudi per diventare sommelier.Fu proprio al termine di uno degliesami richiesti dalla scuola di formazione,in un parcheggio di Bologna,attorno a mezzanotte e mezza, stravoltiper la giornata di test appenasostenuti, che l’avvocato la butta lì.Nannetti avanza una serie di perplessità,soprattutto legate ai permessida ottenere, ma il suo amico lo convince:“Non ci sono impedimenti particolari,le licenze arrivano, dice, bastachiederle. Provaci subito”.Detto, fatto. Un mese dopo l’enotecacambia nuovamente faccia che poiè quella con cui ancora oggi si presentaalla sua clientela, spesso incuriositada un angolo del locale, un excappella privata dove un tempo sicelebrava messa. Nel 2005, per laverità, ancora un cambiamento conl’acquisizione di altri 100 metri, quellidel negozio attiguo: una sala antica,tutta a volte, che impreziosisconoulteriormente il posto, donandogliquel tocco di rustico allestito peròcon grande eleganza.Qui la gente ci viene perché si sentea casa, pur degustando piatti e vinidi gran qualità: ogni cliente può semplicementebere del vino, naturalmentetutte le etichette sono garantite conun occhio di riguardo ai grandi formati,Magnum e Doppio Magnum, ea rossi come Ornellaia, Solaia eSassicaia, o associarvi piatti di salumie pane artigianale che viene sceltoin base alle cosiddette “ricerchetipiche”. E cioè 3-4 proposte a secondadell’orario del giorno, ognuna quindiabbinata a un tipo di pane diverso.Si comincia alle 7.30 del mattino,per colazione, con il paninetto dettozoccolino, con mortadella o prosciutto;durante tutto il giorno viene servitala crescente, focaccia biancaoppure farcita con olive o prosciutto;per l’aperitivo, arrivano le streghette,altro pane tipico. E puntualmentesi tirano le 22.00-22.30. Ogni sera.“Difficile chiudere prima, commentaNannetti, e alla fine è comunque sempreun piacere”.I suggerimenti per scegliere cosadegustare spesso arrivano dai socistessi e da alcuni collaboratori, esperticonoscitori dell’enogastronomia italiana,Francesco Lelli e MicaelaDonati, lui per i vini, lei per i dolciumi,mieli e marmellate che spessoaccompagnano i piatti, ma ogni clientepuò decidere a seconda delle preferenze.Tipico, per restare in zona,il mix di mortadella, salame rosa prodottoda un artigiano di Bologna, ilsignor Pasquini, la coppa di testa, ei ciccioli.E ancora il Parmigiano da sceglierefra due annate, da 24 o 36 mesi distagionatura. Capite ora perché questoposto nel 2002 ha vinto l’Oscarassegnato da Bibenda come miglioreenoteca italiana?E per far assaggiare certe delizie a chiqui non c’è mai stato, ecco confezioniregalo specialissime, curate nel dettaglio,solo di parmigiano e mortadella.Il tutto pubblicizzato anche su internet,sul sito www.enotecaitaliana.it,ora in allestimento, dove, tra le particolaritàdel locale, troverete anche ilclub degli amici. Una sorta di vetrinadelle iniziative collaterali che tantodivertono Marco Nannetti. Come quellache associa acqua e vino in un contestodi benessere e relax. L’idea è difar degustare vino in costume dabagno, con addosso l’accappatoio, inun centro benessere convenzionato,dove ci si è appena rilassati in unavasca idromassaggio o per una talassoterapia. Non male no? O ancoracome quella dedicata a CharlieChaplin, l’anno scorso, per il trentennaledella morte. In quell’occasione,alla rinomata cineteca di Bologna,impegnata nel restyling di sette suoigrandi film, vennero proposte pellicolenelle quali il grande Charlot degustavavino. A seguire, allora, ecco lostaff dell’enoteca stappare bottiglie.Esperienza che si è ripetuta lo scorso2 aprile: Bologna infatti ha ospitatoil festival enogastronomico, accompagnatodalla proiezione di 6-7 film edunque da nuove degustazioni semprein cineteca. Date queste premesse,garanzia di qualità e piacevolezza,vi potete immaginare la festa dicompleanno di questo locale? I socinon entrano nel dettaglio, ma assicuranoche la serata è stata assolutamentespeciale. Un appuntamentoindimenticabile. Assolutamente. Inattesa di sapere se, con almeno unodei due sogni che tiene nel cassetto,Nannetti ci azzeccherà di nuovo…18

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