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DegustazioniRosso diMontalcino 2006:un’annata e un vino da scopriredi Franco ZilianiCosa si può fare di meglio, per uscire dall’assurdasituazione in cui i recenti scandali suiBrunello “taroccati” emersi con grande clamorealla vigilia del Vinitaly, hanno gettato il mondo delvino di Montalcino, una situazione d’incertezza, (per idanni subiti dall’immagine e dalla credibilità del celeberrimovino Docg base Sangiovese) che preoccupa tantiproduttori onesti e che rischia di sconcertare e allontanaredai vini di Montalcino i consumatori di tutto ilmondo? Molto semplice, parlare dei molti vini, e sonola netta maggioranza, ai quali gli appassionati possonoavvicinarsi in tutta fiducia, sicuri di non essere traditi,non solo dalla qualità dei vini che giustifica i prezzispesso elevati, ma dalla piena corrispondenza deivini, riportino Brunello di Montalcino o semplicementeRosso di Montalcino in etichetta, al dettato del disciplinare,che parla di Sangiovese in purezza. Senza lastampella o l’aiutino di altre uve, siano autoctone oppurefrancesi.Ottimi vini sia nel caso del Brunello di Montalcino, cheseppure condizionato da un’annata, quella 2003, nonproprio classica e ideale per esaltare le doti di eleganzaabbinate alla struttura tannica del Sangiovese, hatirato fuori ottimi vini, sia nel caso dell’altro grandevino, non il “secondo vino” di Montalcino, che è il Rossodi Montalcino. Segnalo per inciso i Brunello 2003 chemaggiormente mi hanno convinto. Innanzitutto i vinidi Case Basse, Palmucci Poggio di Sotto, Giulio Salvionie poi a seguire Il Colle, Villa a Tolli, Poggio dell’Aquila,Gorelli Le Potazzine, Pecci Celestino, Uccelliera, Cold’Orcia, Gianni Brunelli, Capanna, Tenuta di Sesta, IlMarroneto, Sesta di Sopra, Pinino, Citille di Sopra, VascoSassetti, Le Macioche. Sono però stati i Rosso diMontalcino, di quell’eccellente annata 2006 che ci regaleràgrandi cose, tra tre anni (il tempo di lasciare maturarei vini in cantina e di goderci i vini dell’ottima annata2004 e della più interlocutoria, ma valida, 2006), acostituire in questo momento per il consumatore, italianoed estero, l’attrattiva più appealing, perché vini,nelle loro migliori espressioni, in grado di rendere perfettamenteomaggio al génie du terroir di Montalcino,alla personalità del Sangiovese che cresce qui. Il tuttocon un rapporto qualità-prezzo che, in molti casi, è straordinario.Il Rosso, ricordiamolo, nasce dalle stesse uvedel Brunello, ma con un affinamento minore visto chel’immissione al consumo è possibile dal settembre dell’annosuccessivo alla vendemmia. In altre parole, comequalcuno ha ben scritto, “il Rosso di Montalcino Docha uve e metodi agronomici ed enologici simili alBrunello ma si differenzia da questo soprattutto nell’invecchiamento,limitato ad un solo anno, e nella gradazioneminima che è 12 gradi”. E’ un vino che si presentameno strutturato e meno invecchiato del Brunello,più pronto alla beva.Nel contenitore Rosso di Montalcino ci sono tante cosee tante sensibilità diverse, da vini molto semplici giovanibeverini a vini più strutturati e di maggiore impegno,da vini affinati in acciaio e commercializzati dopo15 mesi o poco più dalla vendemmia, a vini, affinatiin legno che vengano imbottigliati 20 mesi dopo e chesi propongono come dei Brunello in miniatura. Tra questiil campione assoluto è il vino di Piero Palmucci, dell’aziendaPoggio di Sotto, che non era presente aBenvenuto Brunello e di cui ho avuto modo di gustare,al Vinitaly, l’annata 2005, da poco commercializzatamentre gli altri stanno proponendo l’annata 2006.Alla presentazione, a fine febbraio 2008, delle nuoveannate dei vini di Montalcino (Brunello 2003 e Rosso2006, ma qualche azienda ha proposto in degustazioneancora i 2005) molti Rosso di Montalcino 2006 mihanno letteralmente conquistato e offerto prova di unapiacevolezza, di un equilibrio, di una succosità, di unacapacità di rispecchiare l’eleganza del Sangiovese e lastruttura salda dei terroir di Montalcino da lasciare letteralmenteincantati. Ecco, in queste note di degustazioneche seguono, il racconto, in sintesi, dei vini chemi hanno maggiormente convinto e di cui vi consigliocaldamente l’acquisto.40

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