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Scarica l'Allegato - Associazione Italiana Sommelier

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Riccardo CastaldiMappamondoLa Bodega Pisanota non ha fatto seguito una diminuzione della produzionedi uva, che ha raggiunto 133.000 tonnellate nel2007. L’Uruguay, situato tra 30° e 35° di latitudine sud,presenta un clima subtropicale umido, reso fresco dallebrezze oceaniche, che giungono nelle zone di coltivazionesenza incontrare ostacoli, dove la temperaturamedia è di 18 gradi. I terreni sono di origine alluvionale,prevalentemente franco – argillosi e argillo – sabbiosi,dotati in genere di buona fertilità.La coltivazione della vite, pur essendo distribuita lungotutto il corso del Rio de la Plata, è concentrata principalmentenei dipartimenti più meridionali. La maggioresuperficie vitata si trova infatti nel dipartimentodi Canelones, che presenta 5469 ettari di vigneti, parial 63,21 per cento del totale, e nel dipartimento diMontevideo, dove i vigneti interessano 1.158 ettari, parial 13,39 per cento del totale. Tra i più importanti dipartimentia vocazione viticola si trovano inoltre quello diColonia con 678 ettari, quello di San José con 602 ettarie quello di Paysandù con 199 ettari.Le forme di allevamento prevalenti, soprattutto in riferimentoai nuovi impianti, sono rappresentate dallecontrospalliere basse, potate sia a cordone speronatosia a guyot, in funzione dei vitigni, nonché dalla liraaperta e dall’alberello, riservato ai terreni meno fertili;anche se maggiormente diffusi in passato, esistonoancora vigneti allevati a pergola e a tendone.Le varietà a bacca nera prevalgono nettamente su quellea bacca bianca, dato che interessano 6581 ettari,pari al 76,8 per cento dell’intera superficie vitata. Lapreponderanza delle varietà a bacca nera è da ricondurreprincipalmente alle condizioni climatiche, favorevolialla produzione di vini rossi, ma anche al fattoche la trasformazione del settore viticolo si è verificatoin un periodo in cui vi era un’elevata richiesta di questatipologia di vino a livello internazionale.La varietà principale è in assoluto il Tannat, coltivatosu 1.714 ettari, che fanno dell’Uruguay il primo produttoreal mondo di questo vitigno. Il Tannat viene tendenzialmentecoltivato con un sesto di impianto cheprevede una distanza compresa tra 1,0 e 1,2 metri sullafila e 2,5 e 2,7 metri tra le file, cui corrisponde un investimentomedio di circa 3500 piante per ettaro, e fornisceuna produzione che generalmente supera di pocoi due chili e mezzo per pianta.Il Tannat, che gli uruguaiani si vantano di aver propostoper primi in purezza, è un vino di corpo, strutturato,caratterizzato da colore intenso e da una particolarefinezza aromatica; a seconda degli ambienti dicoltivazione e delle tecniche di vinificazione, il Tannatpuò essere più o meno elegante, in ogni caso sempreintenso nei profumi e negli aromi, che gli conferisconouna tipicità inconfondibile. Per l’ottenimento di Tannatdi elevato livello qualitativo, un’importanza fondamentaleviene attribuita al raggiungimento di un adeguatolivello di maturazione e a una particolare attenzionenell’estrazione e stabilizzazione dei polifenoli; adatto adessere invecchiato, viene impiegato anche in taglio conCabernet franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.Tra i vitigni a bacca nera più diffusi troviamo inoltre ilMoscato d’Amburgo, di cui esistono 1.533 ettari destinatialla vinificazione e 105 ettari destinati alla produzionedi uva da tavola, il Merlot con 820 ettari, ilCabernet Sauvignon con 720 ettari, il Cabernet franccon 299 ettari, lo Syrah con 84 ettari e il Folle Noirecon 67 ettari.I vitigni italiani a bacca nera in Uruguay non hannotrovato condizioni pedoclimatiche consone allo lorocaratteristiche, per cui sono rappresentati solamenteda 28 ettari di Nebbiolo e da esigue superfici di Bonarda,Barbera e Fortana.Il Trebbiano toscano, con 716 ettari, domina nettamen-70

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