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Panoramica del Duomo di Ancona dal portoIl balcone dell’Adriatico, una finestra naturale chedall’Italia si apre al mare e – idealmente – all’Europa.Ecco il Conero, cerniera tra il nord e il sud del belPaese, specchio fedele dell’indole e del carattere di unapopolazione, quella marchigiana, da sempre ospitalee abituata all’accoglienza.Per chi arriva dal nord, le prime avvisaglie di questoterritorio sono splendide e indimenticabili: un carnevalelussureggiante tipico della macchia mediterranea,fatto di ginepri, corbezzoli e allori che inverdiscono paretie coste rocciose. Boschi quasi impenetrabili cheimprovvisamente si aprono al mare e regalano al visitatoreun panorama mozzafiato, figlio di una costa altae rocciosa che si distingue dalla classica spiaggia sabbiosache sino alla Puglia caratterizza l’Adriatico.Dal monte Conero, alto poco più di 572 metri, si dominala città simbolo del territorio, vale a dire Ancona,fondata dai Dori di Siracusa agli inizi del IV secolo, chenella riparata insenatura naturale, a forma di gomito(ancon, in Greco, significa appunto gomito), trovaronodelle condizioni climatiche e ambientali ideali per fermarsi.La prima tappa cittadina non può che essere ilDuomo, in cima a Colle Guasco, monumento medievaledi eccezionale importanza dedicato a San Ciriaco. Lafacciata è aperta da un prodigioso portale strombato inpietra Bianca e rossa, finemente decorato da rilievi gotici.La costruzione è sormontata da una cupola duecentesca,mentre l’interno è a croce greca. Da qui ci si puòdirigere verso il porto, incontrando l’arco Clementino el’arco di Traiano, costruito nel 115 dopo Cristo daApollodoro di Damasco, dedicato dagli anconetani all’imperatoreTraiano. A due passi dal Duomo ecco il MuseoNazionale delle Marche, che ha sede nel cinquecentescopalazzo Ferretti, capace di custodire preziosi repertidel Paleolitico, sculture ellenistiche e – tra gli altri –gli avori provenienti dalle necropolis di Pianello. Anconaè famosa anche per le sue bellissime chiese, da SantaMaria della Piazza, romanica, con una facciata adornadi un rivestimento in marmo del 1200, alla settecentescaSan Domenico, precedeuta da una scenograficascalinata e con al suo interno una serie di dipintidi notevole pregio, come la “Crocifissione” di Tizianoe “L’Annunciazione” di Guercino.Ma chi raggiunge Ancona “deve” fare una sosta al porto,l’unico naturale del Mare Adriatico; ampliato da Traiano,venne fortificato durante il Medioevo e in seguito, nel1700, Vanvitelli ne progettò un ulteriore prolungamento.Da qui, a piedi, si raggiunge facilmente la MoleVanvitelliana, progettata dall’artista nel 1733 su incaricodi Clemente XII e collegata alla terraferma da unaserie di ponti. Ma ora è tempo di lasciare la città Doricaper addentrarsi nell’entroterra. I paesaggi del Conerosono stupefacenti, a cominciare dalla posizione panoramicadi Osimo, fra le valli dell’Aspio e del Musone,circondata da una cinta muraria di origine duecentesca.Cittadina elegante, presenta una serie di edificidi indubbio valore artistico, come il palazzo Municipale,struttura seicentesca arricchito dalla Torre Civica del1200 con merlatura guelfa, e il Duomo, in stile romanico-goticoe più volte rimaneggiato nei secoli. Coneroterra di mare, arte e cultura; ma anche patria dellamusica e di strumenti musicali, con la bellaCastelfidardo che ha dato i natali a Paolo Soprani, veroe proprio inventore della fisarmonica.57

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