Luigi CaricatoOli d’ItaliaL’extra-verginescende in piazzadi farmers market.Ovvero, per mantenereE’tempoancora un briciolo di italianità,fin quando è possibile, possiamodire che è giunto il tempo deimercatini riservati in via esclusivaagli agricoltori. Sono luoghi fisici,tali mercati, pensati espressamenteper essere collocati all’interno dellecittà, allo scopo di favorire l’incontrotra i consumatori e le aziendeagricole. E questo con l’intento diabbattere il prezzo della merce, evitandofastidiosi ricarichi; e, in secondoluogo, per offrire un’opportunitàcommerciale dignitosa ai tanti olivicoltorinostrani. A conti fatti, si trattadi una lodevole iniziativa, quantomai encomiabile, anche se l’ideain sé non è per nulla originale, vistoche è largamente praticata da tempoin altri Paesi europei e non. Però,quanto meno, seppure in ritardo,ora sono di fatto una realtà anchein Italia. E così, dopo anni di atteggiamentiostativi da parte dello Stato,sempre pronto a frenare ogni impulsocon l’arma imbattibile della burocrazia,le migliaia di aziende olivicole,e non solo, potranno oggi beneficiaredella visibilità delle pubblichepiazze. Il fenomeno è stato rilanciatoin pompa magna da alcuneassociazioni di categoria, forti delsuccesso di consensi registratiall’estero. Si pensa che il modellopossa funzionare, avvicinando cosìla gente al prodotto genuino, in unpassaggio diretto dal campo allemani del consumatore, senza intermediari.La vendita diretta, ancheal di fuori dell’azienda di produzione,dovrebbe come tale garantire unabuona remunerazione, ed è, a tuttigli effetti, uno strumento utile. Dapromuovere a ogni costo, sperandoche non si frapponga però il rischiodi una stupida burocrazia, ancheperché le aziende agricole sono infondo strutturalmente fragili e nonriescono a tenere testa alle continuepressioni. Bene, fin qui nessun’altraosservazione da fare, tranne ilfatto che il consumatore con ogniprobabilità non riuscirà purtroppoa capire la disparità di prezzo tral’olio del supermercato e l’olio delcontadino. Penserà che l’olivicoltoreesageri, senza tuttavia capire chegli alti costi di produzione con cuiun’azienda italiana è costretta ognigiorno a confrontarsi non consentono,pur volendo, di rendere davverocompetitivi i propri, pur genuini,extra vergini. E’ un problema di culturae di errata percezione da partedella gente che chiede il basso prezzo.E così si chiederà infine all’olivicoltoredi adeguarsi ai prezzi delsupermercato, e non ci sarà di fattoil successo sperato per la venditadiretta degli oli. Sì, perché i mercatinidel contadino possono funzionaresoltanto con ortaggi e altri benisimilari, sui quali insomma il ricaricodei commercianti è spaventosamentealterato a fini speculativi. Congli oli extra vergini di oliva è diverso,perché la grande distribuzioneorganizzata tratta il prodotto comeuna commodity, più che come unprodotto premium.E questo di certo non agevola gliacquisiti dell’olio degli olivicoltori,né nei tradizionali punti di vendita,né, tanto meno, nei mercatini agricoli.Occorre in verità un interventolegislativo che forzi il mercato,imponendo alla Gdo di non umiliarel’extra vergine, inquadrandolo alsolito come un “prodotto civetta”,buono solo per attrarre gente innegozio. Le Istituzioni questo coraggioperò non ce l’hanno. La Gdo èpotente e condiziona le politiche delPaese. La legge del dicembre 2006,che ha dato ufficialmente il via liberaai mercatini agricoli anche inItalia, è diventata esecutiva a distanzadi un anno, nel dicembre 2007,ma non porterà sostanziali vantaggiper l’extra vergine. Il decreto ministerialedi attuazione detta infatti lelinee di indirizzo per i mercatini agricoli:saranno circa 100 mercatinientro il 2008, e si arriverà, nel corsodel 2010, a quota 400, se non addirittura500. Saranno in particolarecoinvolte tra le sei e le otto milaaziende agricole, ma l’olio extra verginedi oliva – prendetemi in parola– pur scendendo in piazza non trarràgrandi benefici. Attendo comunqueuna secca smentita dai fatti. Perlo meno: me lo auguro di tutto cuore.72
GLI ASSAGGI“IL POLLAIOLO” è un blend da olive Frantoio, Moraiolo e Leccino.Nel bicchiere. Verde dai riflessi dorati, è limpido all’aspetto. Al naso iprofumi freschi e puliti, intensi, dalle chiare connotazioni erbacee. Alpalato la buona fluidità, le note amare e piccanti nette e persistenti,gradevoli, con gusto vegetale di carciofo. In chiusura l’erba dicampo e una punta di piccante.L’abbinamento. Con gnocchi di pane raffermo, zuppe di fave,tagliata alla rucola.Azienda Agricola Gabriella Stansfield, loc. Pollaiolo, Vitiano (Arezzo);cell. 348.5162400, g.stansfield@fastwebnet.it“TERRE ROSSE” è un monocultivar da olive Moraiolo.Nel bicchiere. Giallo oro dai riflessi verdolini, ha profumi fruttati dimedia intensità, con toni di carciofo e sentori di erbe di campo.Al gusto è sapido ed elegante, di buona fluidità e dall’alto poterecondente, con sensazioni vegetali fresche e punte amare e piccantinette ma equilibrate, persistenti. In chiusura la mandorla.L’abbinamento. Con antipasti di verdure crude, farinata al pepe,aragosta alla griglia.Azienda agraria Hispellum, via Vitale Rosi 42, 06038 Spello (Perugia);tel. 0742.302274, info@hispellum.com, www.hispellum.com“COLONNA” da un blend di olive Leccino, Gentile di Larino e Rosciola.Nel bicchiere. Giallo oro dai riflessi verdolini, è limpido all’aspetto.Al naso si apre con profumi di media intensità, vegetali e mandorlati.Al gusto è armonico, seppure con note amare e piccanti nette, conrimandi alle erbe di campo e alla salvia. In chiusura una piacevolepunta di piccante e richiami di frutta bianca.L’abbinamento. Con budini di asparagi e insalata, vellutata di porri epatate, carne bianca ai ferri.Marina Colonna, Masseria Bosco Pontoni, 86046 San Martino in Pensilis(Campobasso), tel. 0875.603006, fax 0875.603002,info@marinacolonna.it, www.marinacolonna.it“TENUTA LJVERJ” fruttato intenso, da un blend di olive Nocellara,Cerasuola e Biancolilla.Nel bicchiere. Giallo oro dai riflessi verdolini, è limpido all’aspetto.Al naso ha intensi profumi fruttati con rimandi netti al pomodoro eintonazioni vegetali. Al palato è morbido ed elegante, di buonafluidità, con note mandorlate che si ritrovano anche in chiusura,nella sensazione retro-olfattiva, unitamente a una punta di piccante.L’abbinamento. Con sformatini di ricotta con pomodori arrosto,bucatini alla carbonara di zucchine e bottarga, carni bianche ai ferri.Maria Carmela Di Giovanna, piazzetta Vespri 5, Alcamo (Trapani),cell. 338.8927458, fax 0924.21738, mariacarmela.digiovanna@tin.it,www.tenutaljverj.com73