Premessadi Sauro AngelettiLe <strong>amm<strong>in</strong>istrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> alle prese con la conoscenza9È, questa, l'era dell'economia della conoscenza. Le risorse <strong>in</strong>tellettuali,spesso <strong>in</strong>tangibili, rivestono un ruolo decisivo <strong>in</strong> tutti i processi di produzionee di creazione del valore e <strong>in</strong> tutte le diverse dimensioni dellagestione aziendale. Si moltiplicano le <strong>in</strong>iziative di knowledge management,attività variamente strutturate e vertenti su diverse risorse legatealla conoscenza, accomunate, tuttavia, dall'identico obiettivo di gestiree valorizzare ciò che l'azienda conosce o potrebbe conoscere, di promuoverela convergenza fra diversi tipi di conoscenza posseduta o"accessibile". Cresce la schiera dei knowledge workers (letteralmente, ilavoratori che svolgono attività operativo-gestionali sono caratterizzate,<strong>in</strong> prevalenza, dall'impiego di risorse <strong>in</strong>tellettuali), anche per il proliferaredi ruoli organizzativi e figure professionali preposte al lavoro sullaconoscenza (chief knowledge officers, <strong>in</strong>tellectual capital directors,knowledge managers, eccetera).Per tutti questi motivi (ma l'elenco è del tutto prelim<strong>in</strong>are), il dibattitosulla conoscenza, il riconoscimento dell'importanza della sua analisi percomprendere le possibilità della sua gestione e governare le implicazion<strong>in</strong>ella realizzazione del risultato economico, oltre ad essere di strettaattualità, ha raggiunto un livello di consolidamento tale da poter esserecondensato <strong>in</strong> "nuovi" paradigmi teorici.Un modello di analisi e di rappresentazione della conoscenza aziendalegià affermato, ancorché di recente concettualizzazione, è quello del"capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>". È, questo, un modello teorico che propone epromuove una tassonomia orig<strong>in</strong>ale della conoscenza aziendale, r<strong>in</strong>venendonei pr<strong>in</strong>cipali elementi costitutivi nelle competenze e nelle abilitàdel personale che opera <strong>in</strong> azienda (capitale umano), nel materiale<strong><strong>in</strong>tellettuale</strong> codificato <strong>in</strong> procedure, banche dati, brevetti, eccetera
CAPITALE INTELLETTUALE E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE10(capitale strutturale o, meglio, organizzativo), <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nelle conoscenzeveicolate dalle <strong>in</strong>terazioni e dalle relazioni che l'azienda e i suoi operatori<strong>in</strong>trattengono con una vasta platea di <strong>in</strong>terlocutori esterni (capitaleclienti o, più propriamente, capitale relazionale).Alla concettualizzazione del paradigma di analisi del capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>,un modello di orig<strong>in</strong>e prettamente pragmatica messo a punto neipaesi scand<strong>in</strong>avi e <strong>in</strong> quelli statunitensi a partire dalla metà degli anni '90del secolo scorso, si deve, <strong>in</strong> particolare, una concezione "allargata"della conoscenza aziendale, risorsa produttiva "non convenzionale" dall'estensione<strong>in</strong>tra-organizzativa e meta-aziendale. Inquadrato <strong>in</strong> questaprospettiva, lo studio della conoscenza reperibile e disponibile <strong>in</strong> aziendanon si esaurisce nell'apprezzamento quali-quantitativo delle dotazionidelle sue componenti (stock), ma si concentra, <strong>in</strong> particolare, nell'esamedelle d<strong>in</strong>amiche (flussi) relative alle modalità e ai processi di generazionee di impiego e, conseguentemente, sugli obiettivi e le caratteristichedelle politiche di gestione.Dal punto di vista operativo, il paradigma di analisi del capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>offre, alle aziende "costrette" a competere sulla base della conoscenza, unutile quadro teorico-metodologico di riferimento <strong>in</strong> grado di guidarle allaricerca dei luoghi (aziendali ed extra-aziendali) <strong>in</strong> cui risiedono componentidel proprio capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>. Esso costituisce, nel contempo, unachiave esplicativa per l'<strong>in</strong>terpretazione delle condizioni di <strong>in</strong>terdipendenzae dei nessi causali tra i diversi flussi di conoscenza, l'identificazione dellef<strong>in</strong>alità e degli strumenti di misurazione e di valutazione quali-quantitativadelle diverse componenti del loro patrimonio <strong>in</strong>tangibile.Altrettanto rilevante, tuttavia, è il valore aggiunto che possono trarre dall'applicazionedel modello le <strong>amm<strong>in</strong>istrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong>, organizzazion<strong>in</strong>elle quali le sollecitazioni all'adozione di strumenti di gestione dellaconoscenza presentano una m<strong>in</strong>ore <strong>in</strong>tensità, le esperienze applicativesono promosse e realizzate, <strong>in</strong> molti casi, senza una compiuta consapevolezzacirca il ruolo, l'estensione e la composizione del capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>pubblico e le specificità strutturali e funzionali delle risorse <strong>in</strong> parola.Il paradigma di analisi del capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong>, <strong>in</strong>fatti, presenta unavalidità generale e una duttilità <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alle possibilità analitico-ricognitivee applicative tale da consentirne l'impiego <strong>in</strong> tutte le tipologie di organizzazioni,siano esse <strong>pubbliche</strong> o private, for profit e non profit.L'estensione dei pr<strong>in</strong>cipi e delle assunzioni tipiche del paradigma di analisidel capitale <strong><strong>in</strong>tellettuale</strong> al caso delle <strong>amm<strong>in</strong>istrazioni</strong> <strong>pubbliche</strong> deve,tuttavia, necessariamente tener conto delle peculiarità di queste ultime, lequali si manifestano nella forma di specificità organizzative, tecnico-produttivee "culturali": si pensi, ad esempio, alla missione istituzionale, alloro operare <strong>in</strong> contesti tradizionalmente non competitivi, alle modalitàdi reclutamento e di gestione del personale, alle fonti di f<strong>in</strong>anziamento e