Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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15. La sentenza della Commissione istruttoria del TSDS
L’istruttoria del TSDS per l’attentato alla Fiera si concentrò
su diciannove sospettati, di cui quindici erano comunisti, ivi
compresi Romolo e il fratello Secondino. Nei loro confronti,
però, non emersero prove per poterli incriminare per il reato
di strage. Alla conclusione delle indagini, il sostituto procuratore
generale del TSDS, Emanuele Landolfi, formulò le
proprie richieste, con requisitoria del 20 dicembre 1928,
chiedendo il proscioglimento di 6 imputati e il rinvio a giudizio
degli altri 13 72 . Per questi ultimi chiese il proscioglimento
per insufficienza di prove dall’imputazione dei tre attentati
terroristici loro contestati e il rinvio a giudizio per appartenenza
al partito comunista. La Commissione istruttoria del
TSDS decise in conformità delle richieste del sostituto procuratore
Landolfi con sentenza del 23 gennaio 1929 73 , disponendo
che i 13 imputati comparissero al dibattimento suddivisi
in tre gruppi, in tre udienze separate e successive. Nel
primo gruppo furono inclusi Giuseppe Porta, Francesco Oggioni,
Giuseppe Testa, Ettore Vacchieri, Augusto Lodovichetti,
Giuseppe Sarchi, Oreste Bruneri e Antimo Boccalari; nel
secondo: Romolo e Secondino Tranquilli; nel terzo: Gottardo
Bosi, Giovanni Caminata e Ulisse Salvaterra. Per motivi di
brevità si riporta qui solo il testo della sentenza di rinvio a
giudizio di Romolo e Secondino Tranquilli:
La Commissione istruttoria presso il Tribunale Speciale per la difesa
dello Stato composta dagli Ill.mi Signori:
Muscarà Achille, Generale di Divisione – Presidente –
Pessani Cav. Claudio – Console – e De Rosis Avv. Giuseppe –
Console – Giudici
Presti Cav. Avv. Giovanni – Giudice Relatore
Ha pronunciato la seguente
SENTENZA
IN CAMERA DI CONSIGLIO
nel procedimento penale a carico di:
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