Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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16. Il dibattimento
L’udienza del dibattimento nei confronti dei fratelli Tanquilli
fu fissata per il 26-27 aprile 1929. La sentenza della Commissione
istruttoria fu notificata a Romolo, nel carcere di Regina
Coeli, il 3 aprile 1929, dal cancelliere del TSDS, che gliela
lesse e gliene rilasciò copia, invitandolo a scegliersi un difensore
di fiducia. Infatti, secondo le regole processuali del
TSDS, il difensore entrava in scena solo dopo la conclusione
dell’istruttoria, dalla quale era escluso. Romolo nominò suo
difensore di fiducia l’avv. Mario Trozzi 76 , con studio in Roma.
Il 15 aprile 1929, però, il cancelliere del TSDS comunicò
all’avv. Trozzi il rinvio a nuovo ruolo del processo contro il
proprio assistito fissato in precedenza per il 26-27 aprile
1929. Lo stato di detenzione compromise le condizioni di salute
di Romolo che cominciò a soffrire di nevrastenia. Il suo
difensore intervenne per sollecitare nei suoi confronti cure
adeguate e la fissazione dell’udienza dibattimentale. Una
prima volta il 25 luglio 1929 e una seconda il 5 novembre
1929. Il testo della seconda istanza è il seguente:
Roma, 5 Novembre 1929 (VIII)
A S. E. IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE SPECIALE
Per la difesa dello Stato
ROMA
Il sottoscritto Avv. MARIO TROZZI, difensore di fiducia del detenuto
TRANQUILLI ROMOLO, imputato come dagli atti, la cui
causa era stata fissata per l’udienza del 26 aprile c.a. e fu differita
d’ufficio, ebbe già a presentare a V.E. istanza in data 25 luglio c.a.
nella quale pregava perché fosse disposta una visita medica sulla
persona del giudicabile e chiedeva che venisse sollecitamente fissata
nuova udienza del dibattimento.
Il Tranquilli è stato recentemente malissimo, con gravi fenomeni
di neurastenia associata a tubercolosi manifesta (cefalea, amnesie,
sbocchi di sangue etc) ciò che fa supporre un aggravamento delle
sue tristi condizioni di salute. Urge, pertanto, provvedere perché
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