Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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So che grandi ingegni si preoccuparono del fine ultimo degli uomini.
So che grandi ingegni negarono il Dio della Chiesa Cattolica ed
ebbero la forza di patire prigionia ed esili.
Io dunque per il mio carattere sarei portato ad essere clemente,
ma non so che cosa intervenga ad allontanarmi dalla religione.
Perché ho detto tutto questo?
Per chiarire un po' il mio aspetto di melanconico e triste che ha
dato tanto a sospettare e come io lasciando Venezia abbia sentito il
bisogno di andare a trovare don Orione, sacerdote di cui ho la stima
più grande che si possa avere, sperando che lui mi consigliasse.
Ma Don Orione non mi ricevette.
Mi sono dato dello sciocco e del bambino.
Anche ora ho di me questi concetti.
Io sono Comunista, ho quelle reticenze consuete della poco cultura.
Da Venezia mi sono recato a Nervi.
Avevo ricevuto da un giovane che ho potuto riconoscere comunista
una carta d'identità falsa.
A Nervi sono stato circa due settimane senza svolgere attività alcuna.
Ho avuto vari appuntamenti a Genova con due individui.
Mi si davano gli appuntamenti con l'intervallo di 2 o 3 giorni.
Perché potevo avere da fare da un momento all'altro. Mi sono
mosso da Nervi per andare ad Arona una prima volta, cioè prima a
Busto Arsizio dove mi fu presentato un altro giovane comunista.
Mi si facevano conoscere insomma quegli individui che in seguito
avrei dovuto vedere molto spesso.
Io ad Arona avrei dovuto restare sino al giorno in cui scadeva l'appuntamento
ad Alessandria, appuntamento datomi dal nuovo comunista
conosciuto a Busto Arsizio.
Ma invece ritornai a Nervi.
Da Nervi andai ad Alessandria mi pare il giorno nove, era giorno
di fiera mi pare.
La sera vidi il conosciuto a Busto Arsizio e un altro.
La mattina il più giovane che dormì in albergo con me mi accompagnò
a Milano (doveva essere il giorno 10).
A Milano mi lasciò in un caffè.
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