Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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Io, assolutamente, all’infuori di appuntamenti avuti, degli scritti
trovatimi addosso sento di non dover rendere conto di niente altro.
Perché niente ho saputo, niente ho operato 34 .
Il memoriale fu integrato con la descrizione dei connotati dei
compagni di partito con cui Romolo si era incontrato e dei
luoghi in cui erano avvenuti gli incontri:
Connotati degli individui con i quali ho avuto appuntamenti
1° Individuo visto a Venezia e a Genova (e che si presentò a Genova).
Alto circa 1,76 (più di me) vigoroso, quantunque non avesse il torace
molto sviluppato, capelli castani alla mascagni, occhi castani,
collo lungo, età circa 27 o 28 anni, bocca piuttosto piccola, voce
monotona, fievole. Non ha basette, non ha petto sporgente. Carnagione
rosea. Non porta occhiali. Andatura fiacca e forse vana.
Non ha denti d'oro. Veste spesso alla sport, vestito che gli disdice e
attira l'attenzione. Nell’apparenza è timido e lo si scambia per un
operaio intelligente e che si tenga anche nel vestire. A primo acchito
avesse accento romano, ma non ne sono sicuro. Ha labbra sottili,
che non sono riversate in fuori. È completamente rasato. Ha
collo rotondo, lungo tanto da notarsi e il cosiddetto pomo d'Adamo
in lui non si nota.
2° Individuo visto a Genova ed a cui fui presentato dal primo.
Età circa 40. Statura circa 1,66. Corporatura robusta notevolmente,
che dà sensazioni di forza; colorito bruno, viso piuttosto quadrato,
naso regolare, completamente raso, spalle larghe; non ha
pancia prominente, veste non eccessivamente distinto: col paletot
scuro dà l'impressione d'essere uomo d'affari, senza paletot ha
l’aria di un droghiere, e di accento vario; tipo espansivo, a volte serio
come di chi è preoccupato, canticchia canzonette napoletane.
All'inizio d’un discorso ameno, atteggiando i lineamenti al sorriso,
accartoccia il labbro inferiore quasi a ricoprire quello superiore
protendendo in avanti il mento. Non porta basette; cammina come
se indugiasse su le gambe: ha cioè l’andatura dell'uomo robusto.
3° Non alto, cioè statura media, pallido il viso, ma ha qualche filo
sanguigno nelle gote, naso lungo. Barba rasa, mi pare manchi di
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