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Il fratello di Silone

Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.

Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.

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10. L’immagine di Romolo sulla stampa

Dopo l’arresto, Romolo fu subito additato dalla stampa

all’opinione pubblica come un pericoloso comunista, coinvolto

in qualche modo nell’organizzazione dell’attentato alla

Fiera. Il giornale «L’Impero» del 15 aprile 1928, nell’ articolo

dedicato allo sviluppo delle indagini relative all’attentato, riferì,

peraltro in modo impreciso, le notizie fornite da Romolo

al vicequestore di Como. Ecco il testo dell’articolo:

Le indagini della Polizia e i sopraluoghi del Tribunale Speciale

200 fermi – Un drammatico arresto a Como

Milano, 14

Nella scorsa notte e stamane la Pubblica Sicurezza ha cominciato,

con alacrità, le indagini per scoprire gli autori dell’attentato terroristico

che ha seminato la morte tra tanti innocenti.

Dopo il colloquio avuto ieri in Questura tra il gr. uff. Silvestri e gli

ispettori della Pubblica Sicurezza arrivati da Roma, è stata organizzata

una larga azione di ricerche e rastrellamento che, cominciata

ieri sera, tuttora prosegue.

Si tiene il massimo conto degli elementi raccolti nella giornata di

ieri e secondo i quali è lecito supporre che gli autori siano degli

anarchici.

Alla ricerca dei colpevoli concorrono attivamente anche reparti

della M.V.S.N.

Circa 200 fermi sono stati effettuati stamane tra elementi anarchici

ed operai addetti alla Fiera, sui quali pesano dei sospetti.

Ieri nel pomeriggio saliva a Brunate (Como) e prendeva alloggio

all’Albergo Bellavista, un giovanotto il quale, richiesto della carta

d’identità, ne esibiva una rilasciata una decina di giorni or sono,

recante il timbro a secco del Comune di Milano. La carta era intestata

al nome di Renato Zoppi, ma questo nome era falso, poiché,

come ha dichiarato oggi l’individuo, le sue vere generalità sono le

seguenti: Romolo Tranquilli, da Pescina (Aquila degli Abruzzi). A

giustificazione di ciò asseriva di aver ricevuto la carta d’identità da

alcune persone a lui sconosciute che lo avevano assoldato da una

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