Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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4°) – Il campo della concentrazione, anche in dipendenza di quest'arresto,
è attentamente frugato specialmente perché sono stati accertati contatti
epistolari e personali dell'ingegnere predetto – Giopp Giobbe – con
Cipriano Facchinetti e con altri repubblicani aderenti alla Concentrazione
e perché il Giannini è stato l’artefice dell'invio in Italia del potassio
puro. Speciali servizi di natura fiduciaria sono in corso per illuminare
pienamente l'attività dell’aggruppamento politico suddetto, con speciale
riguardo alla pattuglia repubblicana più che mai agguerrita se pur numericamente
trascurabile.
5°) – La Direzione Generale della P.S. non tralascia di esaminare scrupolosamente
e di raccogliere ogni notizia sull'ipotesi che fa attribuire il delitto
a mene di associazioni politiche jugoslave (Orjuna, Mano Bianca,
Narodna Odbrana etc) in relazione con aggruppamenti segreti allogeni,
né sull'altra ipotesi che lo vorrebbe attribuite alla propaganda pangermanista.
In tal quadro si esaminano anche le turbolenze di alcuni circoli balcanici
e specialmente macedoni ed albanesi e si seguono con una occhio vigilantissimo
i movimenti di stranieri sospetti.
6°) Tutte le autorità del Regno sono state eccitate ad indagare colla maggior
cura nel campo delle persone comunque sospette, potendo una lievissima,
ma fondata traccia fornire lo spunto per lo svolgimento di razionali
indagini e gli informatori disseminati in tutti gli Stati d’Europa e
d'America sono stati invitati a porre in opera ogni accorgimento ed ogni
mezzo per la ricerca in tutti i campi di notizie precise sull’attentato.
S. E. il Prefetto di Milano è stato inoltre invitato a richiamare l'attenzione
degli inquirenti sulla necessità di porre in istrettissima correlazione la
scoperta dei tentativi criminosi effettuati sulla linea ferroviaria col delitto
di Piazzale Giulio Cesare, ritenendo che debbano assolutamente esistere
legami saldissimi fra i due fatti. La Direzione Generale di P.S. non ha però,
finora, ricevuto dalla prefata Eccellenza un dettagliato rapporto sullo
stato complessivo delle indagini sicché non può esprimere concreti giudizi
sugli accertamenti effettuati dalle autorità locali.
Non si trascurano, infine, le notizie, denunzie, anonimi, che da ogni parte
provengono, ed è stata rivolta telegrafica raccomandazione ai Prefetti del
Regno di segnalare tutti gli elementi che comunque possano riferirsi al
delitto di Milano a quell'autorità di P.S. ed al Ministero che integra le indagini,
ove occorra, con accertamenti da effettuare all'Estero e che comunica
sempre alla Prefettura di Milano ogni elemento riguardante l'attentato
ed i risultati dei controlli effettuati.
Fra i numerosi arresti finora effettuati sembrano degni di esame:
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