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Il fratello di Silone

Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.

Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.

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Con questa mia lettera le voglio dire che quando tornerà a Roma

verrò ancora a parlarle se mi permette e questa volta le starò veramente

dietro così il suo molto da fare, non le farà uscire di mente

me.

L’ultima volta ho veramente temuto d’infastidirla, perciò non mi

sono fatto vedere spesso.

Ma la prossima volta, mi hanno assicurato che per settembre sarà

ancora a Roma, non mi farò prendere più da nessuna preoccupazione,

perciò se lei non vuole fastidi, me lo dovrebbe scrivere.

Io però sono sicuro che lei mi aiuterà ben volentieri e che gradisce

ancora i miei saluti.

Le bacio la mano

Romolo Tranquilli

Via Mamiani 34.3 31

Con la cartolina postale del 26 novembre 1927, Romolo comunica

a don Orione, che gli ha trovato un lavoro nella tipografia

da lui gestita a Venezia, il suo prossimo trasferimento

nella città:

Reverendo padre verrò fra qualche giorno. Ho pensato a tutto bene.

A Venezia non ho scritto, credo non abbisogni.

Non mi è dispiaciuta la sua ammonizione. Resterò un mese; le parlerò

a Tortona di cosa importante.

Le bacio la mano con ogni rispetto e vivo affetto.

Romolo Tranquilli 32

La lettera del 16 gennaio 1928 è inviata da Romolo a don O-

rione per comunicargli che, sebbene sia ancora un po’ malinconico,

è comunque tranquillo e si impegna nel lavoro e, nel

limite del possibile, anche nello studio:

Venezia 16-1-1928

Reverendo Padre,

la ringrazio dei saluti che mi ha mandato per Egidio.

Io lavoro di buona voglia e sono tranquillo e fiducioso.

Sino ad ora la macchina non è andata bene, ora va meglio e a mano

a mano si eliminano quei difetti che fanno perdere del tempo.

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