Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
arrestato al posto di frontiera a cui si fosse presentato. Ne
dette perciò comunicazione all’ispettore Bellone, col quale
cercò di avviare un dialogo fondato sullo scambio reciproco
di informazioni. Nell’ACS non è presente l’originale della lettera
indirizzata da Silone a Bellone, ma solo una copia dattiloscritta
su cui sono apposte, con timbro, la data del 30 aprile
1928 e, a penna, l’annotazione «Silvestro», che deve intendersi
come l’erronea trascrizione di «Silvestri», pseudonimo
usato da Silone nella corrispondenza con Bellone. Eccone
il testo:
Sospesi il viaggio in seguito ad informazioni della Polizia di Lugano;
secondo le quali io ero segnalato a tutti i posti di frontiera italiani.
I miei amici, che erano già contrari al ritorno in Italia, non
vollero allora che partissi. D’altra parte il partito comunista ha la
lista degli ispettori di P.S. che come lei, Nudi ecc. si occupano particolarmente
dei comunisti, perciò esitai dallo scriverle dalla Svizzera.
Anzi il Nudi faccia attenzione perché un giorno o l’altro a Pavia
(non capisco perché lì) possono fotterlo. Io le scriverò anche
domani, intanto voglio avere assicurazione su mio fratello. Mi faccia
scrivere da qualche parente fascista (es. un membro del Direttorio
del Fascio del mio paese) delle informazioni sicure in merito,
ad un indirizzo che ho mandato alla nonna. A quell’indirizzo (di
Berlino) non può assolutamente scrivere perché la sua calligrafia
come quella del Nudi è conosciuta.
L’organizzazione comunista in Italia si è un po’ ristretta in alcune
zone del Nord (Milano e Trieste) ma sarebbe un errore supporla
sradicata dalle masse. Per contro essa fa dei progressi nell’Italia
settentrionale e in Sardegna.
Il 1° maggio sarà calmissimo. Non vi sarà nemmeno, (eccetto la
Liguria, parte del Piemonte e Roma), la solita distribuzione di
stampati. Questo è voluto dagli stessi capi comunisti i quali si propongono
di “far riposare” per un po’ il loro partito allo scopo di
rafforzarlo organizzativamente.
Mi faccia inviare da qualche parente fascista dette notizie su mio
fratello all’indirizzo di Berlino – può servire anche a calmare
l’attuale campagna di stampa che c’è all’estero per lui.
71