Il fratello di Silone
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto. I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
Si sa che Silone, durante la sua vita, avrebbe voluto scrivere un libro sulla tragica vicenda del fratello Romolo e che non poté però realizzare il suo desiderio, forse perché non era riuscito a trovare i documenti necessari per la redazione del suo racconto.
I documenti sulla tragica vicenda di Romolo sono ora custoditi presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma ed è su di essi che si basa la ricostruzione dei fatti che portarono alla sua morte, dovuta alla dura repressione del regime fascista.
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Il sottoscritto ha scritto queste cose all’Eccellenza Vostra, nel caso
che il giorno del processo Vostra Eccellenza desse importanza alle
affermazioni non dette da lui ed anche perché il sottoscritto pensa
che se l’Eccellenza Vostra vuole accertarsi di ciò che dice il sottoscritto
e cioè le di lui proteste per l’interrogatorio di Milano, egli
può dare altri particolari atti a richiamare alla memoria dei Signori
Giudici le di lui proteste sia a Milano, sia a Roma per il fatto della
donna e del «raggiungere Lecco».
Il sottoscritto riaffermando il rispetto che ha per i Signori Giudici
si firma
Tranquilli Romolo fu Paolo 61
Negli atti processuali non è stato rinvenuto alcun processo
verbale contenente riferimenti alla donna di cui parlarono
Nudi e Romolo, per cui l’episodio resta un po’ oscuro. Comunque
l’iniziativa di inserire nel verbale che Romolo avesse
passato la notte con quella donna, fu presa da Nudi – convinto
della sua estraneità all’attentato – per alleggerire la sua
posizione processuale. Nudi esortò Romolo a firmare il verbale
in cui si diceva che aveva trascorso la notte antecedente
all’attentato in un albergo, in compagnia della donna ritratta
nella fotografia mostratagli, ma egli rifiutò perché si trattava
di una cosa falsa che, dal suo punto di vista avrebbe potuto
nuocergli; dal punto di vista di Nudi, invece avrebbe potuto
giovargli, in quanto avrebbe dimostrato la sua estraneità ai
preparativi della strage.
Nudi e Bellone, ovviamente, non informarono Silone disinteressatamente
sullo stato di salute del fratello, ma con
l’intento di spingerlo a tradire i suoi compagni, diventando
un’autentica spia fascista, senza però riuscire nel loro intento,
perché egli adottò nei loro confronti una tattica simulatoria.
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