Elevatori Magazine 3-2023

etween city and infrastructure (Fig. 4). In this
case, the urgency to explore the need for mobility
while protecting the cultural heritage enabled the
project to become an example of the prominence
of the landscape dimension.
VERTICAL MOBILITY AS AN URBAN THEME
In the fruition of the built heritage, understood as
an opportunity for social innovation (Genovese,
2018), overcoming disparities of height is one of
the most deeply felt problems for all of us and,
in particular, for those with mobility difficulties
(MIBAC, 2008). Therefore, one of the aims of
the policies for safeguarding and enhancing is
to guarantee the feasibility of moving around
on foot, as a basic right for all, by designing
itineraries that do not discourage local people
and elderly tourists with mobility problems
and directing attention towards the functional,
cultural, environmental and managerial aspects
of mechanical systems. These systems should be
safe and attractive, and combined with adequate
public transport that renders the idea of moving
about on foot favourable, would contribute to
the conditions of health of the general public,
reducing drastically non-communicable diseases
(NCD). In historical cities, in particular, from the
point of view of social management, overcoming
the issue of disparities of elevation is mainly
an issue for two categories of user: the elderly
and the tourist. In Europe, the elderly people
are becoming the principal visitors to historical
cities. For example, in Italy, a study of 109 major
cities showed that only 2.5% of the population
actually lived in the historical centres, of whom
23 % were aged over 65 (Ancsa-Cresme, 2017).
Generally, in Italy centralized urban services
(health, higher education, law courts, etc.) are
tending to move away from historical centres,
which are being deserted by residents but, on the
contrary, invaded by hordes of tourists: “The
preservation of natural and cultural resources is
another challenge the industry must overcome.
Results show that the number of UNESCO
cultural and natural sites, as well as intangible
cultural heritage listings, keeps growing,
indicating greater commitment to preserving
some of the key attractions driving people to visit
destinations” (WEF, 2019, 7).
Apart from quantitative data, one needs to
consider certain qualitative aspects of the ageing
of the resident population in the areas of the
ancient city; on the one hand the elderly may
feel excluded from their own living area for
reasons of physical accessibility and perceive the
approach of mass tourism as a threat to their
cultural identity. On the other hand, these same
elderly people could be included in policies of
sustainable tourism in a relational key as players
to be actively involved in local story-telling
(Richard & Marques, 2012).
The public and/or private design initiatives
that utilize mechanical systems to surmount
relazioni tra città e infrastruttura (Fig. 4). In
questo caso, lʼurgenza di esplorare le esigenze
di mobilità tutelando il patrimonio culturale ha
permesso al progetto di diventare un esempio di
protagonismo della dimensione paesaggistica.
LA MOBILITÀ VERTICALE COME TEMA URBANO
Nella fruizione del patrimonio costruito, inteso
come occasione di innovazione sociale (Genovese,
2018), il superamento dei dislivelli è uno dei
problemi più sentiti da tutti noi e, in particolare,
da chi ha difficoltà motorie (MIBAC, 2008).
Pertanto, uno degli obiettivi delle politiche di
salvaguardia e valorizzazione è quello di garantire
la possibilità di muoversi a piedi, come diritto
fondamentale per tutti, progettando itinerari che
non scoraggino le popolazioni locali e i turisti
anziani con difficoltà motorie e rivolgendo
l’attenzione agli aspetti funzionali, culturali,
ambientali e gestionali dei sistemi meccanici.
Questi sistemi dovrebbero essere sicuri e attraenti
e, combinati con un adeguato trasporto pubblico
che renda favorevole l’idea di muoversi a piedi,
contribuirebbero alle condizioni di salute della
popolazione, riducendo drasticamente le malattie
non trasmissibili (NCD). Nelle città storiche,
in particolare, dal punto di vista della gestione
sociale, il superamento del problema delle
disparità altimetriche riguarda principalmente
due categorie di utenti: gli anziani e i turisti. In
Europa, gli anziani stanno diventando i principali
visitatori delle città storiche. In Italia, ad esempio,
uno studio su 109 grandi città ha mostrato che solo
il 2,5% della popolazione viveva effettivamente
nei centri storici, di cui il 23% aveva più di 65
anni (Ancsa-Cresme, 2017). In generale, in Italia
i servizi urbani centralizzati (sanità, istruzione
superiore, tribunali, ecc.) tendono ad allontanarsi
dai centri storici, che vengono disertati dai
residenti ma, al contrario, invasi da orde di turisti:
“La conservazione delle risorse naturali e culturali
è un’altra sfida che l’industria deve vincere. I
risultati mostrano che il numero di siti culturali
e naturali dell’UNESCO, nonché di elenchi del
patrimonio culturale immateriale, continua a
crescere, indicando un maggiore impegno nel
preservare alcune delle attrazioni chiave che
spingono le persone a visitare le destinazioni”
(WEF, 2019, 7).
Oltre ai dati quantitativi, è necessario considerare
alcuni aspetti qualitativi dell’invecchiamento
della popolazione residente nelle aree della città
antica; da un lato gli anziani possono sentirsi
esclusi dalla propria area di vita per motivi di
accessibilità fisica e percepire l’approccio del
turismo di massa come una minaccia alla propria
identità culturale. D’altra parte, questi stessi
anziani potrebbero essere inclusi nelle politiche
di turismo sostenibile in chiave relazionale come
attori da coinvolgere attivamente nella narrazione
locale (Richard & Marques, 2012).
Le iniziative progettuali pubbliche e/o private
che utilizzano sistemi meccanici per il
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