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gente dell’Isola le conosceva, e se qualcuno stava male, aveva un problema, o si era lasciato con l’amata, si rivolgeva a loro. M<strong>il</strong>a adesso<br />

era una dottoressa, ma sapeva conc<strong>il</strong>iare la scienza con <strong>il</strong> sapere tradizionale dell’Isola. I bamb<strong>in</strong>i non avevano paura di lei. Se doveva<br />

fare loro una puntura al seder<strong>in</strong>o, con un sorriso porgeva un delizioso, soffice muff<strong>in</strong>, che al primo morso rivelava un cuore pulsante di<br />

lamponi. Così, quando <strong>il</strong> muff<strong>in</strong> era f<strong>in</strong>ito la puntura era già fatta! Una volta una bamb<strong>in</strong>a cadendo <strong>in</strong> tuffo si era fatta male al braccio:<br />

con una pomata all’aroma di lampone <strong>il</strong> dolore passò <strong>in</strong> un batter d’occhio. Una volta un bimbo pianse solo perché Miele, <strong>il</strong> gatto, si<br />

era tuffato <strong>in</strong> velocità e gli aveva sottratto lo zucchero f<strong>il</strong>ato al lampone per guarire <strong>il</strong> suo morb<strong>il</strong>lo. <strong>il</strong> Insomma, tutti i bamb<strong>in</strong>i dell’Isola<br />

volevano farsi visitare da lei, e non solo, anche i grandi la cercavano sempre. Il suo studio era situato <strong>in</strong> una casa di legno bianca, dalle<br />

tende sott<strong>il</strong>i e velate che ondeggiavano al soffio mare. Era tutta piena di conchiglie, cesti bianchi di vim<strong>in</strong>i ripieni di lamponi rossi. Dalla<br />

sua f<strong>in</strong>estra si vedeva un tramonto mozzafiato e, <strong>in</strong> lontananza, <strong>il</strong> vecchio faro. Le sue giornate scorrevano serene, tra le varie visite e<br />

le ricette da preparare. Passava le sere <strong>in</strong>sieme a suo padre, <strong>il</strong> vecchio lupo di mare Joe, che si sedeva <strong>in</strong> veranda dopo una lunga<br />

giornata <strong>in</strong> mare aperto, con un mezzo sigaro <strong>in</strong> bocca e la sua maglia a righe bianche e blu. Contemplava <strong>il</strong> mare al tramonto mentre<br />

M<strong>il</strong>a grigliava <strong>il</strong> pesce appena pescato e condiva con saporita salsa di lamponi, ovviamente. “Stanno tornando, dalla mia barca ne ho<br />

visti tanti stamatt<strong>in</strong>a, sai M<strong>il</strong>a”, fece Joe alla figlia. “Sempre loro, i ragazzi-venuti-dal-mare?”, chiese M<strong>il</strong>a e i suoi begli occhi si<br />

scurirono un po’. I ragazzi-venuti-dal-mare erano giovani, per lo più, ma <strong>in</strong> realtà c’erano anche anziani, donne e bamb<strong>in</strong>i stupendi,<br />

dagli occhioni neri come <strong>il</strong> carbone e la pelle nocciola. I-ragazzi- venuti-dal-mare sfuggivano al loro dest<strong>in</strong>o, perché abitavano <strong>in</strong> una<br />

terra piena di deserto sabbioso al di là del Mare. Una terra molto ricca, dove regnava però un tiranno che li costr<strong>in</strong>geva a lavorare<br />

duramente senza pagarli, lasciandoli <strong>in</strong> povertà. Per questo loro tentavano la fortuna e salivano su vecchie navi, molto pericolose, che<br />

a volte tragicamente affondavano quando c’era burrasca. Altre volte i ragazzi-venuti-dal-mare riuscivano a raggiungere le coste di<br />

Lamponia e la matt<strong>in</strong>a dopo la traversata M<strong>il</strong>a spesso li ha visti esausti, abbandonati a loro stessi, sulla spiaggia. M<strong>il</strong>a si avvic<strong>in</strong>ava e<br />

portava loro cest<strong>in</strong>i di lamponi aspettando pazientemente che aprissero gli occhi, per chiedere loro “Come state? Da dove venite? Volete<br />

un succo di lampone fresco? Vi rifoc<strong>il</strong>lerà dal viaggio!” M<strong>il</strong>a faceva semplicemente <strong>il</strong> suo dovere di medico, lo aveva giurato <strong>il</strong> giorno<br />

della laurea, quando pronunciò <strong>il</strong> famoso Giuramento di Ippocrate. Riusciva a dare a questi ragazzi-venuti-dal-mare un po’ di conforto,<br />

visto che erano totalmente spaesati e non capivano nemmeno una parola della l<strong>in</strong>gua di Lamponia. Una volta però arrivarono le<br />

guardie con un mandato di arresto proprio per M<strong>il</strong>a, voluto dal S<strong>in</strong>daco di Lamponia Jack Lo Scaltro. “E perché mai volete arrestarmi,<br />

sto solo facendo <strong>il</strong> mio lavoro di medico!”, disse M<strong>il</strong>a alle guardie davvero sorpresa. “Ci dispiace, M<strong>il</strong>a”, replicarono le Guardie, “ma si<br />

tratta di ord<strong>in</strong>e del S<strong>in</strong>daco: i ragazzi- venuti-dal-mare devono riprendere <strong>il</strong> largo e non possono restare a Lamponia!”. M<strong>il</strong>a pianse e<br />

si disperò, trovava davvero crudele questa decisione. Ma fu così che andò quella volta: i ragazzi-venuti-dal-mare dovettero far ritorno<br />

al paese di sabbia, senza che M<strong>il</strong>a poté offrire loro nemmeno delle cure di lamponi. Così, mentre <strong>il</strong> vecchio Joe le parlava dell’avvistamento<br />

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