scarica qui il libro in formato PDF - Donne e Lavoro
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“Uh, ma guarda un po’ te se devo apparire proprio ad una giovane malfidata” le aveva risposto la fata, che girandosi, stava per<br />
scomparire <strong>in</strong> una nuvola di br<strong>il</strong>lant<strong>in</strong>i.<br />
“No, no…scusami, aspetta…non volevo essere scortese – aveva detto di fretta la pr<strong>in</strong>cipessa - io non avevo mai visto una fata…sono…<br />
sono la pr<strong>in</strong>cipessa Ambrosia del regno di Orchidea”<br />
“So chi sei, mia cara - le aveva detto la fata – e so che tra qualche tempo dovresti sposarti, avermi visto ti porterà di certo fortuna”<br />
“si…grazie, fata, ti r<strong>in</strong>grazio di cuore, ma, dimmi, come sai che sto per sposarmi?” aveva chiesto Ambrosia <strong>in</strong>curiosita.<br />
“Oh bè, lo so perché conosco Dorotea…<br />
” “Dorotea?”<br />
“Si, Dorotea, una delle giovani fanciulle che sta lavorando per confezionare <strong>il</strong> tuo vestito” Ambrosia sembrava piuttosto curiosa.<br />
“Sai, Ambrosia – aveva cont<strong>in</strong>uato la fata – sei una pr<strong>in</strong>cipessa bellissima e molto <strong>in</strong>telligente ma non serve studiare e condurre ricerche<br />
se non sai guardar più <strong>in</strong> la del tuo naso”<br />
“Cosa vuoi dire fata? Non ti capisco” le aveva risposto Ambrosia. “<br />
Voglio dire che devi avere occhi, cervello e cuore per guardare <strong>il</strong> mondo e che mentre ci sono cose che forse scoprirai, e altre che non è<br />
dato a voi umani sapere, tuo compito è quello di operarti aff<strong>in</strong>chè tutto quanto <strong>in</strong> tuo potere possa essere fatto”<br />
“Questo è <strong>il</strong> compito della reg<strong>in</strong>a, forse?”<br />
“Non solo Ambrosia, questo è <strong>il</strong> compito dell’essere umano”<br />
“Ma di cosa parli? – ribatteva la pr<strong>in</strong>cipessa – io non capisco”<br />
Ma la fata non aveva più detto altro e come era comparsa era sparita.<br />
“Orfeo, l’hai vista anche tu non è vero?” aveva detto Ambrosia, <strong>in</strong>terpellando <strong>il</strong> suo fedele compagno di cavalcate.<br />
“HIHIHI” aveva annuito <strong>il</strong> destriero. “Lo sapevo…non ho sognato…ma sai questo cosa significa Orfeo? Che per <strong>il</strong> momento la nostra<br />
ricerca è sospesa perché devo risolvere questo importante enigma”.<br />
Le parole della fata le erano rimaste <strong>in</strong> testa. Cont<strong>in</strong>uava a sentirle vive, come vic<strong>in</strong>o a lei. Ambrosia era diventata pensierosa, ancora<br />
più strana di quanto mai fosse stata, perché non riusciva a cogliere <strong>il</strong> segreto di quanto le era stato detto <strong>in</strong> quella radura.<br />
La reg<strong>in</strong>a e <strong>il</strong> re temevano che si trattasse di un maleficio lanciato da qualche strega lontana che volesse rov<strong>in</strong>are le nozze e non<br />
volevano parlare del cambiamento della loro figlia per non diffondere <strong>il</strong> panico nel regno e per non rov<strong>in</strong>are <strong>il</strong> tanto atteso matrimonio.<br />
Intanto i giorni scivolavano e la pr<strong>in</strong>cipessa era stata f<strong>in</strong>almente chiamata per la prova dell’abito. Stanca e distratta Ambrosia si era<br />
recata alla sartoria del regno, si era lasciata <strong>in</strong>f<strong>il</strong>are le maniche e sistemare i buffetti della gonna, guardandosi allo specchio, f<strong>in</strong>o a che<br />
all’improvviso, si era accorta che riflessa <strong>in</strong> quel grande specchio ovale dalla cornice <strong>in</strong>tarziata non c’era solo la sua immag<strong>in</strong>e. Girando<br />
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