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Le avventure di Regolina:
tra incanto e fatalità alla ricerca della verità
Di Rosita Giulian
Favola solo testo più votata e commentata sul Web
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C’era una volta una dolce e graziosa fanciulla venuta sulla
terra da un mondo incantato molto lontano e a cui piacevano
tanto le favole del terzo millennio. Il suo nome era Regola
ma tutti la chiamavano Reggy, o meglio ‘Regolina’. La
piccola aveva un cappellino di paia che portava sempre con
sé per ripararsi dal sole cocente e due lunghe treccine dorate
dove, in ogni nodo, era custodito un segreto particolare.
Ogni nodino, avvolto da un fiocchettino dalla sua mamma
(quando era ancora bimba e viveva nel regno delle fate),
conteneva un codice misterioso da decifrare soltanto al
fatidico compimento della maggiore età. Un traguardo
ambito che determinava l’ingresso nel mondo dei grandi
lavoratori. Quella formula assai magica poi tradotta con
l’aiuto degli amici del cuore ’Intelletto e Sapienza’, garantiva
uno sviluppo prolifico e tanto benessere, e rappresentava
un elisir raro e prezioso per tutta la vita, come il tesoro!
Tutti gli abitanti del nuovo mondo ne erano sprovvisti e lo
cercavano in maniera assidua ma solo autentiche qualità,
eccelse come la dea Saggezza, la dea Previdenza e la dea
Sicurezza permettevano di incontrarle lungo il proprio
cammino.