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E fu così che il povero Lucidastella trascorse molte settimane all’ospedale, senza poter nemmeno uscire per una passeggiata spaziale. Un giorno, mentre guardava fuori dalla finestra, diede un’occhiata alla Terra e si accorse che i suoi abitanti, umani e animali, erano disperati, e che i telescopi puntati sul cielo erano aumentati a dismisura. Chiese all’Astroinfermiera che lo accudiva cosa fosse successo e lei, un po’ esitante, rispose che i terrestri erano preoccupatissimi perché non riuscivano più a vedere le stelle che stavano diventando sempre più opache. Lucidastella si fece triste triste, chiuse la finestra e decise che da quel giorno non avrebbe più voluto sapere nulla di ciò che accadeva fuori di lì. 20
Quando fu guarito non poté fare a meno di correre subito a vedere cos’era successo in sua assenza e...sorpresa! Le stelle erano tornate a risplendere come sempre, e gli abitanti della Terra festeggiavano con canti e balli il ritorno della notte stellata. Ma... com’era possibile tutto questo? Pensò di cercare Spostaluna e chiedergli se ne sapeva qualcosa. Lo trovò mentre stava traghettando la Luna sopra un grande oceano azzurro. L’amico lo accolse con gioia e con grandi abbracci ma...”Strano” pensò Lucudastella “sembra molto stanco.” - Pensavi che il tuo lavoro fosse inutile- gli disse Spostaluna- e invece, senza di te, era come se le stelle non esistessero più. Questo è un regalo per te. 21
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Martina sorrise soddisfatta. Adesso
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“Dopo circa due mesi dacché ho c
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«Aiuto! Aiutatemi!» grida aggrapp
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