scarica qui il libro in formato PDF - Donne e Lavoro
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scivolò sopra f<strong>in</strong>endo con <strong>il</strong> sedere sbattuto per terra. Per giunta<br />
sbucciandosi rov<strong>in</strong>osamente un g<strong>in</strong>occhio tra la punta di una<br />
piastrella rotta. “Aglio, che botta!” Esclamò. E In un istante<br />
una figura massiccia si abbassò alla sua altezza, e sgranandole<br />
<strong>in</strong> viso gli occhi piastrellati di nero e spalancandogli come un<br />
tunnel la bocca dip<strong>in</strong>ta rosso fuoco, le disse: “Regol<strong>in</strong>a, piccola<br />
cara non è niente! Vieni con me che ti ci metto una pomat<strong>in</strong>a,<br />
così ti passa tutto!” Reggy la segui e anche Norma e Tiva che<br />
da due forell<strong>in</strong>i della borsa avevano assistito all’<strong>in</strong>cidente,<br />
sbattendoci anche loro violentemente la coda e i dent<strong>in</strong>i da<br />
latte. La signora che l’aveva, diciamo così, ‘soccorsa’ era la<br />
dirigente dell’ufficio dove le ragazze assunte con contratti fasulli<br />
e ‘pro forma’ avevano <strong>il</strong> ruolo di stare tutto <strong>il</strong> giorno ai telefoni.<br />
Senza pause, senza fisso, senza contributi versati e senza giorni<br />
di malattia pagati. Dopo averla medicata con una polver<strong>in</strong>a<br />
misteriosa e averla tamponata <strong>in</strong> maniera sbrigativa con un<br />
fazzoletto personale usato (<strong>qui</strong>ndi non ster<strong>il</strong>e), arrotolato e<br />
fissato con <strong>il</strong> nastro adesivo la signora, che si chiamava Lady<br />
Furbizia, <strong>in</strong>iziò a spiegarle per f<strong>il</strong>o e per segno le sue mansioni<br />
e i doveri facendogli firmare poi una carta straccia che doveva essere, niente di meno che, ‘<strong>il</strong> contratto di lavoro’! Naturalmente, senza<br />
fargli leggere una riga e senza consegnarle una copia. Il contratto non riportava né la data, né la cifra concordata del compenso, niente<br />
fisso mens<strong>il</strong>e e niente provvigioni. Si diresse alla sua postazione di lavoro <strong>in</strong> una stanz<strong>in</strong>a semibuia e disadorna, dove ci sostavano altre<br />
tre sventurate colleghe con una sola, vecchia e fioca lampad<strong>in</strong>a a centro tavolo come fonte di luce, due matite spuntate e un foglietto<br />
di quaderno riciclato strappato <strong>in</strong> quattro parti per gli appunti personali. Le sedie erano poltronc<strong>in</strong>e sfonde e bucate senza braccioli<br />
e schienale che non si adattavano per niente alla scrivania di legno marcio. Per Reggy furono nove ore massacranti di chiamate a un<br />
vecchio telefono analogico per una vendita di prodotti per la casa, senza certificato e privi autenticazioni della Comunità Europea.<br />
Man mano che i giorni passavano la piccola Reggy era sempre più stanca e logorata da lavoro. Era costretta a passare nove ore seduta<br />
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