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d’<strong>in</strong>f<strong>il</strong>are <strong>il</strong> grano dentro le 2 torri specchiose. Lo scrigno di cristallo <strong>il</strong> Falco se l’era portato via e Bimba s’era tanto raccomandata che<br />

per mettere <strong>il</strong> grano dentro le torri avrebbe dovuto usare tutte le cose che ci stavano dentro. Intanto <strong>in</strong> mezzo al bosco Bimba era stata<br />

r<strong>in</strong>chiusa dal rospo <strong>in</strong> uno scavo sotto terra. Il rospo dal gozzo grosso altro non era che la sua matrigna che <strong>in</strong>vidiosa dei poteri magici<br />

di Bimba, le aveva fatto l’<strong>in</strong>cantesimo di trasformarle l’anima <strong>in</strong> Falco quando veniva notte, mentre <strong>il</strong> suo corpo s’addormentava 7<br />

<strong>in</strong> un campo ster<strong>il</strong>e e arido f<strong>in</strong>ché con le sembianze da Falco avrebbe salvato una persona amata. Un giorno che pioveva <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o<br />

andò dal Re e dopo avergli raccontato tutta la storia di Bimba gli disse che avrebbe messo tutto <strong>il</strong> grano dentro 2 torri giganti ch’erano<br />

comparse nell’aia e così non sarebbe più ammuffito ma che per farlo doveva recuperare lo scrigno. Il Re arrabbiato gli disse che doveva<br />

farlo lo stesso anche senza scrigno, che non c’era più tempo e che se no gl’avrebbe fatto tagliare la testa. Nel frattempo Bimba nel buco<br />

sotto terra vede lo scrigno e siccome aveva <strong>il</strong> potere di vedere lontano, scorge nell’aia <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o che presa una scala stava per calarsi<br />

nella torre specchiosa che lei gl’aveva fatto comparire l’ultima notte ch’era stata da loro. Ad un certo punto s’addormenta e trasformata<br />

<strong>in</strong> Falco, per via dell’<strong>in</strong>cantesimo della matrigna, <strong>in</strong>f<strong>il</strong>za <strong>il</strong> becco sull’apertura dello scrigno e volando via dalla f<strong>in</strong>estra piombò stremata<br />

sull’aia del contad<strong>in</strong>o dove la moglie correva a destra e a s<strong>in</strong>istra e piangeva. Il Falco aprì lo scrigno. Ne prese <strong>il</strong> contenuto e con quella<br />

sua mossa da Falco pescatore che era, si calò dentro la torre ignorando l’odore di tutto quel grano e <strong>in</strong>f<strong>il</strong>ò la maschera col tubo per<br />

respirare sulla faccia del contad<strong>in</strong>o e l’imbracò sotto le ascelle con la corda e volò via da dove era entrato. All’improvviso fuori era giorno<br />

e la moglie del contad<strong>in</strong>o vide Bimba uscire dalle ali del Falco che scomparì via. Bimba tirò così forte la fune f<strong>in</strong>o a svenire e al suo<br />

risveglio <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o le stava vic<strong>in</strong>o ancora col respiratore che gli copriva tutta la faccia. Da quel giorno quando <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o puliva le<br />

torri specchiose o c’<strong>in</strong>f<strong>il</strong>zava dentro <strong>il</strong> grano apriva lo scrigno che gl’aveva dato Bimba e usava la lunga fune <strong>in</strong>sieme alle imbracature<br />

che non lo facevano schiantare dentro la torre; la tuta speciale per non bruciarsi la pelle che dentro la torre sarebbe stata vic<strong>in</strong>a vic<strong>in</strong>a<br />

a tutto <strong>il</strong> grano; e la maschera con un tubo speciale da dove poteva respirare senza che la polvere del grano gli togliesse tutta l’aria. Poi<br />

ancora un grosso caccia vite per bloccare le valvole che se restano aperte va a f<strong>in</strong>ire che uno ci rimette le penne. Tutti i giorni Bimba<br />

portava un po’ di grano al Re che giorno dopo giorno s’era <strong>in</strong>namorato di lei. La matrigna rimasta nel bosco se ne stava lontana da<br />

Pocograno per via che l’odore di tutto quel grano la stordiva. La moglie del contad<strong>in</strong>o teneva lo scrigno <strong>in</strong> bella vista e tutti i giorni<br />

quando l’orologio del suo panciotto, che dall’arrivo di Bimba aveva ripreso a funzionare, segnava le 3 <strong>in</strong> punto, correva ad aprire lo<br />

scrigno e puliva le cose preziose che servivano al contad<strong>in</strong>o per calarsi giù nelle torri. Il giorno delle nozze di Bimba col Re, <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o<br />

chiese a Bimba delle 3 lettere <strong>in</strong>cise sullo scrigno. Bimba lo baciò sulla guancia e gli sussurrò: D come Dispositivo, P come Protezione,<br />

I come Individuale. Da quel giorno tutte le volte che <strong>il</strong> contad<strong>in</strong>o puliva le torri di grano usava le cose dello scrigno di cristallo e fu così<br />

che vissero per sempre tutti felici e contenti.<br />

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