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I terrestri sono strani
di Sara Guidi Colombi
Penelope ha appena compiuto vent’anni. Vive su Plutone da quando è venuta al mondo. Lì ha frequentato tutte le scuole, ha stretto le
prime amicizie ed è diventata donna. Lì, per la prima volta, si è innamorata.
Lui si chiama Lippo, è un alieno dall’aspetto particolarmente affascinante, gli occhi blu come il cielo e quell’aria da eterno Peter Pan.
I due ragazzi si conobbero fra i banchi di scuola, prima diventarono compagni di studio, poi amici ed infine sbocciò l’amore. Un amore
pulito, sereno, un amore acerbo quanto vero. Lippo, appena finiti gli studi, andò a lavorare nell’azienda di suo padre ed essendo un
ragazzo molto in gamba, si fece subito notare per il suo spirito d’iniziativa.
Penelope, invece, volendo posticipare il suo ingresso nel mondo del lavoro, decise di prendersi un anno sabbatico per esplorare il mondo
che la circondava e per capire chi volesse diventare. Nonostante le loro vite avessero intrapreso strade diverse, Penelope e Lippo
continuarono a stare insieme, arricchendosi l’un l’altra delle reciproche esperienze. Dopo qualche tempo dall’inizio della sua carriera,
Lippo venne convocato dal Gran Consiglio dei Saggi che gli chiese di compiere una importante missione :
scoprire la formula segreta del “theobroma cacao” (in greco “cibo degli dei”) Avevano ricevuto notizia che fosse il più buono del mondo
e volevano produrlo anche su Plutone.
La missione prevedeva che Lippo si trasferisse per qualche tempo sulla Terra e andasse a lavorare in una fabbrica di cioccolata. Lippo,
di primo acchito, rimase spiazzato. Avrebbe dovuto lasciare il pianeta dove era nato e cresciuto, avrebbe dovuto rivoluzionare la propria
vita, avrebbe dovuto allontanarsi da Penelope. Dopo un breve momento di sconforto, non si fece prendere dal panico ed iniziò a
ragionare. A chi non poteva rinunciare?
La risposta fu ovvia: Penelope. Lippo corse a casa della sua ragazza. Le raccontò tutto e le propose di trasferirsi con lui, di vivere con
lui, di iniziare insieme una nuova vita, un’avventura senza pari. Anche Penelope, all’inizio, fu presa alla sprovvista. Pensò che avrebbe
dovuto abbandonare tutto, casa, famiglia, amici, tutto tranne lui: il suo compagno di vita. Alla fine decise di accettare, non era mai stata
sulla Terra e quel pianeta la incuriosiva non poco; ne aveva sentito parlare tante volte, le era arrivata voce che i terrestri sono strani,
simpatici ma un po’ complicati. Dopo aver sistemato tutto l’occorrente, i due ragazzi partirono.
Il viaggio non fu certo lungo. Su Plutone il progresso scientifico aveva fatto passi da gigante e si era scoperta la chiave per compiere il
teletrasporto. Pochi minuti e i due si ritrovarono in un pianeta completamente sconosciuto di cui, però, avevano molto sentito parlare.
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