scarica qui il libro in formato PDF - Donne e Lavoro

Regolina viveva in un’ampolla di cristallo argentato dalle molteplici perle antinfortunio e rubini incastonati attorno che ne assicuravano
la staticità e l’equilibrio fisico. Aveva pure le catene di acciaio, inossidabile e antiruggine, per difendere dai ladri la sua tanto cara
proprietà, ereditata dai suoi amati antenati. Il suo scrigno segreto aveva trovato una posizione stabile in un luogo tranquillo e colmo di
fertilità terrena al lato opposto dell’infedele e rumorosissima città di Follia, ed era stata ristrutturata ad arte e certificata con il bollino
dello stato, apposta per lei dal suo defunto papà, di nome Mastro muratore.
Con Regolina (questo fu il suo soprannome, così
la volle chiamare sempre il papà dopo che la sua
mamma di nome ‘Reginadellacasa’ era spirata per
un incidente domestico quando la bimba aveva
solo due anni) vivevano con lei anche due gattine.
L’incontro con i due simpatici animaletti avvenne
in un giorno speciale, dove al posto della pioggia
scesero tante fitte goccioline di cuori rossi, a poche
ore prima del suo diciottesimo compleanno. Le due
bestioline (imbarcate dal pianeta Giudizio) erano
appena atterrate con una chiara e precisa missione
speciale da portare a termine e vagavano insieme,
solidali e infreddolite, per la strada opposta, dove
Reggy si stava recando per andare a fare una
salutare passeggiata. Era anche la vigilia del suo
primo giorno di lavoro! Eh sì, perché sul pianeta
Follia per conquistarsi la dignità e garantirsi una
fettina di torta di mele bisogna lavorare sodo per
il bene del paese. I loro occhioni limpidi e sinceri
il loro cuoricino caldo e pieno d’amore l’avevano
commossa e convinta, tanto da portarli a vivere
con lei nel suo piccolo tempio silente. Si organizzò
subito per andare a comprargli due collarini con la
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