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perché sa che Elide è davvero molto brava nel suo lavoro.”
“Elide per favore prendi posto con le altre” – ordinò l’Ape Regina alzando gli occhi in senso di rassegnazione – “ devo ancora finire di
illustrarvi alcune cose” – disse la Regina con tono più deciso – “ dovremo anzitutto aumentare la produzione e ciò significa che
assumeremo più api operaie, quindi ho già predisposto uno tabella con nomi e rispettivi ruoli da ricoprire :le api esploratrici segnaleranno
la via da seguire agli sciami; le api bottinatrici raccoglieranno il nettare, e saranno la maggior parte di voi date le abbondanti distese di
fiori; infine, ma non meno importanti, le api fattorine, che consegneranno come al solito nei dintorni del villaggio di Honeyville ma
anche nella lontana città. Le nuove arrivate saranno affiancate da un’ape esperta nelle prime settimane, detto questo auguro buon
lavoro a tutte!”. L’Ape Regina, finito il discorso scese dal trono e si avvicinò alla bacheca dove erano esposti i nomi ed i ruoli assegnati
alle nuove arrivate. Notò tra tutte che Agata aveva un’aria un po’ pensierosa e capì subito il perché. L’ape esperta, segnata accanto al
nome di sua figlia, era proprio Elide. “Non devi essere preoccupata” – disse la Regina avvicinandosi ad Agata per rassicurarla – “Lo sai
che Elide è bravissima e tua figlia Gaia è in gamba, è stata promossa con voti altissimi e nel consiglio scolastico le insegnanti mi hanno
parlato molto bene della piccola e della sua capacità di apprendere in fretta. Vedrai che in pochissime settimane diverrà un’ape fattorina
eccellente!!”. Agata sospirò, e cercò di scacciare via dalla mente le preoccupazioni, confidando nel buon senso che sua figlia aveva da
sempre dimostrato. Gaia d’altro canto era emozionantissima di intraprendere questo nuovo lavoro, aveva sempre desiderato volare
lontano ed ora,che finalmente stava per farlo, poteva realizzare anche un altro suo grande sogno: vedere la città. Nei giorni successivi
l’alveare divenne affollatissimo, c’era un gran viavai, ma allo stesso tempo tutto veniva svolto con estremo ordine ed organizzazione.
Le api si svegliavano presto per la raccolta del polline, e nonostante la paura della concorrenza (che era sempre alle porte), le api postine
consegnavano puntualmente le richieste di miele, il che significava quanto le cose andassero bene! I barattoli vuoti venivano riempiti
in fretta e con estrema collaborazione venivano confezionati a gran velocità, pronti per essere chiusi e consegnati. L’attività insomma
era veramente frenetica e nell’alveare si respirava un’aria di entusiasmo e positività, oltre che naturalmente un dolce profumo di miele!!
Anche Gaia stava apprendendo molto in fretta, i suoi primi voli naturalmente erano di brevi distanze, ma le sue qualità erano emerse
da subito ed Elide sapeva che a breve la piccola fattorina non avrebbe più avuto bisogno di lei. Un giorno però accadde qualcosa .
Elide: “ Buongiorno Gaia! Stamattina dobbiamo fare una consegna urgente in città, te la senti di volare un po’ più a lungo oggi? Gli
occhi di Gaia si accesero improvvisamente di una luce che lasciava trasparire quanto entusiasmo ci fosse in quella semplice richiesta e,
armando la sua bocca di un meraviglioso sorriso gridò: “Non vedevo L’ora!!!” – Le due api fattorine uscirono così dall’alveare,
imbracciando ciascuna due grossi barattoli di miele, si misero i guanti e Gaia si allacciò stretto stretto il suo caschetto. Era una splendida
giornata, il sole iniziava a scaldare l’aria; Elide e Gaia stavano godendosi l’armonia di quel paesaggio incantevole e quando sorvolarono
le immense distese di fiori, salutarono le loro compagne operaie che erano già a lavoro. Era trascorsa qualche ora da che erano in viaggio
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