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Gaia l’ape operaia
di Alessia Conti
Honeyville è un piccolo e delizioso villaggio, immerso in una vasta campagna, e come ogni anno in primavera
essa diventa un vero e proprio spettacolo per gli occhi, fatto di fiori e colori.
Gli abitanti di Honeyville sono molto laboriosi, ognuno di loro infatti svolge un’attività ben precisa ed è per
questo motivo che essi sono assai fieri di poter contribuire all’andamento del villaggio.
Diciamo che il senso del lavoro, unito ai buoni frutti che da esso ne derivano, costituiscono una caratteristica di
questo, ma non molto distante da qui, nell’aperta campagna, c’è qualcuno che lavora altrettanto come loro.
Su di una quercia dal tronco enorme e dalla chioma rigogliosa, si trova un grande alveare;
esso ospita in media circa ventimila api operaie,
ma ora che la bella stagione è alle porte esso dovrà riceverne ben più del doppio,
perché la richiesta di miele è aumentata e,
come ogni anno in questo periodo, nell’alveare c’è un gran fermento.
Frida: “ Per favore Agata ho le zampette appiccicose,
mi passeresti dei barattoli vuoti?
Agata: “Certo, ma fai presto che tra cinque minuti
l’Ape Regina ci ha convocate tutte per la riunione, ricordi?”
Frida: “Si, si! Completo l’ultima cassettina e ho finito.
Sai già di che cosa vuole parlarci?”
Agata: “Bhè, te sei entrata da poco tempo,
ma devi sapere che nei prossimi mesi ci attenderà un periodo di gran
lavoro! Sicuramente ci parlerà di questo.
Vado a prendere mia figlia Gaia, ci vediamo alla riunione!”
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