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viene smantellata, ridotta a piccole e medie unità che vanno a far parte di<br />
una rete basata su "filiere" produttive. Il complesso monopolistico di un<br />
tempo risulta apparentemente destrutturato, mentre <strong>in</strong> realtà, se si guarda<br />
alla griglia delle partecipazioni <strong>in</strong>trecciate, pochissimi colossi <strong>in</strong>dustrialf<strong>in</strong>anziari<br />
posseggono il controllo dell'economia mondiale.<br />
Le trasformazioni sono molteplici. La dipendenza dell'<strong>in</strong>dustria dalla f<strong>in</strong>anza<br />
e l'autonomizzazione di quest'ultima diventano così totali da prefigurare,<br />
come già aveva <strong>in</strong>travisto Marx, la soppressione <strong>della</strong> proprietà privata<br />
entro il sistema <strong>della</strong> proprietà privata. Le dimensioni di alcune "entità" capitalistiche<br />
fra quelle descritte sono tali che esse mettono pers<strong>in</strong>o <strong>in</strong> discussione<br />
i rapporti con gli stati nazionali, non pagano le tasse, sfuggono alle<br />
leggi, ne fanno approvare dalle loro lobby. Anche nei maggiori paesi di antica<br />
<strong>in</strong>dustrializzazione il capitale f<strong>in</strong>anziario <strong>in</strong>ternazionale riesce a imporre<br />
la propria logica. I governi si <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>ano ai "mercati" e sono costretti ad agire<br />
per non esserne travolti. La loro azione diventa dottr<strong>in</strong>a economica e si radica<br />
nella società, e pers<strong>in</strong>o nazioni potenti come gli Stati Uniti diventano<br />
uno strumento di diffusione ideologica e prassi al servizio del Capitale. Negli<br />
stati più deboli dal punto di vista strutturale si determ<strong>in</strong>ano rapporti di<br />
dipendenza e subord<strong>in</strong>azione, f<strong>in</strong>ché non esplode qualche crisi <strong>in</strong>terna che<br />
obbliga i governanti a rivendicare una qualche autonomia di azione. A questo<br />
punto entrano <strong>in</strong> gioco gli organismi <strong>in</strong>ternazionali come il FMI, le società<br />
di rat<strong>in</strong>g, le lobby dissem<strong>in</strong>ate negli organismi <strong>in</strong>terstatali, gli stessi<br />
mercati, a riportare i soggetti <strong>in</strong>discipl<strong>in</strong>ati entro i ranghi. Molto <strong>in</strong>dicativo<br />
a questo proposito il caso <strong>della</strong> Francia di Mitterrand, partita, all'<strong>in</strong>izio degli<br />
anni '80, con velleità autonomistiche e costretta ad adeguarsi al clima imperante<br />
dell'epoca nel breve spazio di un paio d'anni.<br />
Quando un s<strong>in</strong>golo Stato, anche grande e potente, non è più <strong>in</strong> grado di<br />
determ<strong>in</strong>are "autonomamente" le proprie politiche <strong>in</strong>terne ed estere e anzi<br />
si fa strumento degli <strong>in</strong>teressi astratti (cioè non più legati alla d<strong>in</strong>amica<br />
dell'accumulazione produttiva) di un Capitale ormai sganciato dai suoi possessori<br />
e dal loro controllo, significa che l'<strong>in</strong>tero sistema capitalistico è <strong>in</strong><br />
fase agonica, ovvero, come dice Marx, che ha già abbondantemente dimostrato<br />
la sua non-esistenza potenziale. Tuttavia esiste, persiste, comb<strong>in</strong>a<br />
sconquassi a livello planetario tutte le volte che si muove.<br />
Ripercussioni all'<strong>in</strong>terno degli Stati nazionali<br />
In seguito a queste d<strong>in</strong>amiche, le banche centrali dei vari stati sono <strong>in</strong>vestite<br />
<strong>in</strong> pieno dalle trasformazioni del mercato mondiale. Dopo essere state<br />
per decenni (<strong>in</strong> qualche caso anche per secoli) i "guardiani" dell'<strong>in</strong>dipendenza<br />
economica nazionale, sono obbligate a capovolgere il senso stesso<br />
<strong>della</strong> loro esistenza. Perduta la capacità di controllo dei meccanismi monetari<br />
<strong>in</strong>terni, si sono tramutate <strong>in</strong> crocevia essenziali e decisivi dell'<strong>in</strong>tegrazione<br />
sovranazionale, adeguandosi agli <strong>in</strong>put imposti dal mercato mondiale.<br />
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