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Un'altra fra le proposte di emendamento fece arrabbiare Len<strong>in</strong> <strong>in</strong> modo<br />
particolare: "Invece delle parole 'le tesi fondamentali' mettere 'i f<strong>in</strong>i' ". Egli<br />
dice qualcosa del genere: "Che c'entrano i f<strong>in</strong>i con le tesi. Le tesi fondamentali<br />
e i f<strong>in</strong>i sono due cose diverse, sui f<strong>in</strong>i anche gli anarchici saranno d'accordo<br />
con noi, perché sono anch'essi per la distruzione dello sfruttamento<br />
e delle differenze di classe. La lotta <strong>in</strong>surrezionale f<strong>in</strong>ale è un nostro mezzo<br />
tattico, fa parte dei nostri pr<strong>in</strong>cipi <strong>in</strong> questo senso, le nostre posizioni di<br />
pr<strong>in</strong>cipio non sono mai metafisica assiomatica, sono sempre posizioni<br />
condizionali, cioè se il proletariato riuscirà a conquistare il potere, vi riuscirà<br />
soltanto con un'azione armata <strong>in</strong>surrezionale, ma non è che noi mettiamo<br />
un bavaglio alla storia e diciamo, il tale giorno, la tale ora, oppure<br />
quando noi vorremo o quando noi ci sentiremo particolarmente bellicosi,<br />
il proletariato farà l'<strong>in</strong>surrezione e prenderà il potere".<br />
Questa è l'enunciazione volontaristica e non marxista <strong>della</strong> tesi rivoluzionaria.<br />
L'enunciazione marxista e materialista è un'altra: la rottura rivoluzionaria<br />
è un condizionamento del fatto storico che avviene ad un determ<strong>in</strong>ato<br />
momento dello scontro fra modi di produzione, quando si profila il<br />
passaggio del potere dalla borghesia al proletariato. Si può manifestare con<br />
un'azione <strong>in</strong>surrezionale del proletariato contro la borghesia, e tale azione<br />
può essere vittoriosa, può essere sconfitta, può essere tentata diverse volte".<br />
Il f<strong>in</strong>e non è questo. Il f<strong>in</strong>e nostro non è una società umana dove ogni tanto<br />
si fa un'<strong>in</strong>surrezione, sarebbe la più cret<strong>in</strong>a delle società. Il nostro f<strong>in</strong>e, cioè<br />
quello a cui vogliamo ricondurre la società, è la riconquista dell'essere umano,<br />
secondo il vecchio l<strong>in</strong>guaggio filosofico di Marx. È un'umanità <strong>in</strong> cui<br />
non si combatte più classe contro classe, perché non esistendo più la schifezza<br />
del capitale, del mercantilismo, dell'ambiente monetario, non c'è più<br />
la lotta e l'odio tra gli uom<strong>in</strong>i. L'<strong>in</strong>surrezione per noi non è un f<strong>in</strong>e, è un<br />
mezzo. Io posso esporre una tesi: su quale sia ad esempio il momento migliore<br />
per dirigere un'<strong>in</strong>surrezione <strong>in</strong> un certo contesto storico, <strong>in</strong> Germania,<br />
<strong>in</strong> Italia o altrove. Non posso "sostituire" a questa tesi i f<strong>in</strong>i. Che significa?<br />
La richiesta presentata da Terrac<strong>in</strong>i è una palese fesseria. Abbiamo visto<br />
che i nostri f<strong>in</strong>i concordano con quelli degli anarchici. Essi sono d'accordo<br />
sull'<strong>in</strong>surrezione e sulla elim<strong>in</strong>azione <strong>della</strong> proprietà privata <strong>in</strong> una società<br />
senza classi. Ma sui pr<strong>in</strong>cipii siamo <strong>in</strong> disaccordo: per loro lo stato, il potere<br />
politico di classe deve sparire il giorno dopo l'<strong>in</strong>surrezione. Non parliamo<br />
del partito come <strong>in</strong>carnazione di questo potere, dell'autorità. Sono differenze<br />
che portano a scontri dolorosissimi come quello di Kronstadt.<br />
La nostra corrente fu mal rappresentata al III Congresso, e purtroppo ciò<br />
che Len<strong>in</strong> disse contro di noi era giusto. L'<strong>in</strong>tervento di Terrac<strong>in</strong>i, che parlava<br />
a nome di tre fra i più importanti partiti dell'Internazionale, gli sembrò<br />
una levata di scudi contro i russi, e qu<strong>in</strong>di reagì violentemente. Per questo,<br />
quando la delegazione ritornò da Mosca… [ma lasciamo andare], adesso<br />
vorrei occuparmi di due quistioni che ci <strong>in</strong>teressano da vic<strong>in</strong>o, cioè quella<br />
<strong>della</strong> tattica dell'Internazionale e quella <strong>della</strong> teoria dell'offensiva. Parte del-<br />
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