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Molti degli articoli pubblicati <strong>in</strong> questa <strong>rivista</strong> sono tratti da relazioni esposte<br />

a nostri <strong>in</strong>contri generali. Questo <strong>in</strong> particolare si basa, con l'aggiornamento<br />

di alcuni dati, su di una riunione registrata un paio di anni fa. Non<br />

sono molti, ma possiamo già dire che nel frattempo abbiamo potuto osservare<br />

verifiche importanti. Lo scopo <strong>della</strong> relazione era quello di dimostrare<br />

la crisi dello Stato come fenomeno globale che si manifesta oggi <strong>in</strong> ogni situazione<br />

socio-economica. La cosiddetta Primavera Araba e altri fenomeni<br />

contemporanei come la crisi libica, la guerra civile siriana, l'<strong>in</strong>voluzione<br />

confessionale di Israele, la pressione sociale repressa <strong>in</strong> Iran, le grandi manifestazioni<br />

di nuovi movimenti <strong>in</strong> Europa, Americhe, C<strong>in</strong>a ecc. sono tutti<br />

fenomeni che possono essere ricondotti alla perdita di controllo economico<br />

e sociale da parte dello Stato. La crisi economica ha <strong>in</strong>fluito, ma anch'essa è<br />

un fenomeno così grave proprio perché sono esauriti gli espedienti degli<br />

Stati per risollevare l'economia. Non è un caso che dal basso salga, contemporaneamente<br />

al richiamo per le manifestazioni di piazza, anche un marcato<br />

disgusto per la "politica", e che si <strong>in</strong>com<strong>in</strong>c<strong>in</strong>o a sentire discorsi anticapitalistici<br />

anche all'<strong>in</strong>fuori degli ambienti tradizionali dei gruppi che si collegano<br />

al marxismo o alla tradizione anarchica.<br />

Il contesto è sempre più chiaro. Partiamo dall'Europa: la Grecia non ha<br />

più uno Stato, è un paese ridotto alla camera di rianimazione, dove le decisioni<br />

vengono prese altrove. Il piccolo Belgio è rimasto 500 giorni senza governo<br />

e non se n'è accorto nessuno. La Spagna sta scivolando su una ch<strong>in</strong>a<br />

greca e l'Italia le sta appresso. Entrambi i paesi hanno preso misure che abbattono<br />

l'economia <strong>in</strong>vece di risollevarla. La Francia e la Germania, che<br />

sembravano dettar legge <strong>in</strong> tema di stabilità dello Stato, rivelano talloni<br />

d'Achille nascosti e devono <strong>in</strong>tervenire con leggi speciali. Pers<strong>in</strong>o i paesi<br />

scand<strong>in</strong>avi, che vantavano una robusta stabilità dovuta a una massiccia presenza<br />

dello Stato nell'economia e nella società, devono correre ai ripari.<br />

Certo, il governo non è lo Stato, dovrebbe essere piuttosto la rappresentanza<br />

<strong>della</strong> borghesia che adopera la macch<strong>in</strong>a dello Stato, specie <strong>in</strong> situazioni<br />

di emergenza. Ma evidentemente lo Stato non è più maneggiabile. Se ci spostiamo<br />

<strong>in</strong> altre aree del mondo, vediamo che ovunque è così. Una grande<br />

potenza come gli Stati Uniti ha un governo che <strong>in</strong>vece di governare (cioè<br />

prendere <strong>in</strong> mano rudemente le sorti dell'economia) si limita ad ascoltare<br />

gli echi dei "mercati" e vi si adegua, emettendo moneta fittizia. La Russia<br />

non solo non riesce a controllare la propria (non)economia, basata sull'esportazione<br />

di materie prime così come quella dei paesi emergenti, ma neanche<br />

il proprio territorio, entro il quale si stanno rafforzando poteri locali<br />

ostili a Mosca. La C<strong>in</strong>a dal possente Stato ultra-centralizzato, oltre a rassegnarsi<br />

alle ormai consuete centomila rivolte all'anno, non riesce a dom<strong>in</strong>are<br />

l'anarchia produttiva, distributiva e amm<strong>in</strong>istrativa che le provoca. L'India<br />

non ha il controllo centrale su tutti i suoi 28 stati federati. E così via.<br />

Lasciamo per ultimo un caso da manuale: la guerra <strong>in</strong> Libano del 2006,<br />

studiata dagli esperti militari di tutto il mondo per le sue anticipatrici carat-<br />

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