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indicatori agro-ambientali per l'agricoltura biologica - Inea

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Servendoci a questo punto della visione DPSIR, è possibile individuare<br />

le tre categorie di obiettivi seguenti.<br />

A - Questa categoria vede l’azienda come sistema chiuso e mira a<br />

valutare le interazioni col mercato (consorzi, bonifiche, ditte chimiche,<br />

produttori di mezzi e tecnologie) in termini di flussi economici e di materiali.<br />

È quindi all’ingresso (gate) dell’azienda che si cerca di identificare il livello<br />

di indipendenza dell’azienda e quello di interazione col mercato, ovvero la<br />

capacità/necessità di scambiare prodotti. L’indipendenza dal mercato può<br />

essere vista sia positivamente, come capacità di svolgere attività in modo<br />

autonomo, sia come limitazione e fragilità di fronte alla capacità di<br />

relazionarsi al mercato e ad una elasticità che possa essere richiesta da mutate<br />

condizioni politiche ed economiche.<br />

Nell’approccio DPSIR questa categoria riguarda la comprensione<br />

dell’impatto delle determinanti socio-politiche ed economiche sulle pressioni<br />

che l’uomo esercita sull’ambiente. Questa categoria include aspetti<br />

riguardanti gli utilizzi delle risorse e le efficienze d’uso delle stesse (come<br />

rapporto tra contenuto di energia e sostanze negli outputs rispetto agli inputs).<br />

Circa l’uso di prodotti, si fa riferimento al contenuto in energia<br />

primaria <strong>per</strong> unità di su<strong>per</strong>ficie agricola utilizzata: i beni più monitorati a tale<br />

uso sono dati dai combustibili (diretti), fertilizzanti, fitofarmaci (indiretti),<br />

riconducibili ai costi variabili sostenuti nell’anno dall’agricoltore e<br />

l’efficienza energetica, nella quale il consumo di energia primaria è<br />

rapportato all’equivalente energetico delle produzioni aziendali (Spugnoli et<br />

al., 1993). Essendo l’analisi rivolta allo studio di processi produttivi vegetali<br />

non è stato qui preso in considerazione il contributo della presenza degli<br />

allevamenti animali, pur considerevole in molti ambiti.<br />

Le attività che l’uomo conduce in azienda, e che la visione appena<br />

descritta riassume come flussi di gate (letteralmente al cancello dell’azienda),<br />

possono essere ulteriormente distinte in una classe che privilegia la visione<br />

produttiva (in chiave economica) e che si trova a fare i conti con<br />

problematiche a carattere ambientale, ed una più orientata alla conservazione,<br />

con riflessi sugli aspetti produttivi.<br />

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