indicatori agro-ambientali per l'agricoltura biologica - Inea
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A contribuire al controllo del ruscellamento e dell’erosione vi è tuttavia<br />
la rete scolante su<strong>per</strong>ficiale, la cui o<strong>per</strong>a di manutenzione è considerata in<br />
termini preventivi da già esistenti regolamentazioni in materia.<br />
B2 - Per quanto riguarda invece le risultanti delle attività<br />
dell’agricoltura, col ruolo di ‘gestione <strong>agro</strong>-ambientale’ si fa spesso<br />
riferimento alla biodiversità o, quando esiste una valenza geografica, di geobiodiversità.<br />
Si tratta di <strong>indicatori</strong> che rappresentano l’effetto dell’attività di<br />
controllo o<strong>per</strong>ata dall’agricoltura sul sistema naturale: oltre a valutare la<br />
biodiversità legata alla co<strong>per</strong>tura boschiva e alla lunghezza delle infrastrutture<br />
ecologiche (siepi), si è considerata la biodiversità legata alle specie erbacee.<br />
Tale biodiversità è stata espressa con due <strong>indicatori</strong>: il numero di specie<br />
erbacee totali rilevate in azienda (Vereijken, 1995) e l’indice di diversità di<br />
Shannon delle specie erbacee (O’Neil, 1998). Per entrambi gli indici si è<br />
proceduto ad effettuare un campionamento nei diversi appezzamenti<br />
aziendali, nel <strong>per</strong>iodo aprile-maggio. Ove possibile è stato preso in esame<br />
anche la ricchezza di specie vegetali e animali (entomofauna e frequentazione<br />
di insetti e rettili).<br />
Pure ricorrente è la valutazione della qualità del paesaggio agrario in<br />
termini di su<strong>per</strong>ficie non coltivata e diversità colturale (O’Neil, 1998).<br />
Nell’approccio DPSIR questo obiettivo riguarda la comprensione<br />
dell’effetto delle pressioni dovute alle attività umane sullo stato<br />
dell’ambiente.<br />
Figura 2.3.3 - Raffigurazione degli obiettivi B1 e B2 nell’ambito del ciclo<br />
DPSIR<br />
Determinanti<br />
Pressioni<br />
B1<br />
47<br />
Stato<br />
Impatti<br />
C – Una terza categoria mira infine a valutare quegli aspetti della<br />
pratica agricola più legati all’uso di mezzi tecnici e sostanze di sintesi<br />
(nutrienti e fitofarmaci), la cui distribuzione può determinare un’alterazione