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86 Giuseppe Pezzino<br />
sordine. Dovete apprenderlo da loro stessi. D’altra parte non lo nascondono a<br />
nessuno, così come tutto ciò che avete udito adesso, con questa differenza, che<br />
coprono la loro prudenza umana e politica con lo schermo di una prudenza divina<br />
e cristiana: quasi che la fede e la tradizione che la sostiene non fosse sempre<br />
unica e immutabile in tutti i tempi e in tutti i luoghi; come se toccasse alla regola<br />
di piegarsi per adattarsi al soggetto che invece dovrebbe proprio lui esserle<br />
conforme, e come se le anime, per purificarsi dalle loro macchie, non avessero<br />
che da corrompere la legge del Signore; mentre invece è la legge del Signore senza<br />
macchia e tutta santa che deve convertire le anime e conformarle alle sue salutari<br />
istruzioni 6 .<br />
A scanso di e<strong>qui</strong>voci, come quelli dell’abbé Baudin 7 , diciamo subito<br />
che nelle Provinciali Pascal non intende affatto formulare un giudizio<br />
complessivo sul probabilismo antico e moderno, né sul probabilismo nelle<br />
sue molteplici articolazioni: ad esempio, l’articolazione gnoseologica,<br />
quella morale, quella fisica, etc. Più semplicemente e più precisamente<br />
Pascal, spinto da un forte interesse etico-religioso, concentra le sue critiche<br />
sul torbido miscuglio di lassismo, probabilismo e casistica, che diventa<br />
un micidiale tossico morale. In altri termini, nelle Provinciali, Pascal<br />
non è affatto interessato alla storia del concetto di «probable» a partire da<br />
Aristotele sino al Seicento, né gli preme esaminarlo nella sua natura matematica<br />
né in quella retorico-umanistica; alla critica di Pascal interessa,<br />
invece, il ricorso che si fa, in sede morale e religiosa, ad una particolare<br />
miscuglio di casistica rilassata e di metodologia probabilistica, per giustificare<br />
moralmente qualunque teoria e qualunque azione 8 . Con simile<br />
dottrina probabilistica si dà diritto di cittadinanza, nella cittadella morale,<br />
a tutto e al contrario di tutto: non solo al rigorismo e al lassismo, ma<br />
anche al bene e al male, al probo e all’improbo.<br />
In breve, il probabilismo che sta all’attenzione critica di Pascal possiede<br />
dei connotati ben precisi. Ad esempio, è il probabilismo del principe dei<br />
casuisti, il gesuita Antonio de Escobar, come si può notare in questo brano:<br />
6 Ivi.<br />
7 Cfr. E. Baudin, Études historiques et critiques sur la philosophie de Pascal, t. III. Sa critique<br />
de la casuistique et du probabilisme moral, Neuchâtel, 1947.<br />
8 Su ciò cfr. l’autorevole e convincente tesi espressa da Jean Mesnard, Pascal. L’homme et<br />
l’œuvre, Paris, Bovin & C le , 1951, pp. 95-6.