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96 Giuseppe Pezzino<br />
In secondo luogo, nella condanna pascaliana permane sempre viva la<br />
distinzione fra il primitivo spirito della Compagnia di Gesù e la degenerazione<br />
dell’etica fra alcuni eredi di Ignazio di Loyola. Nella Tredicesima Lettera,<br />
al culmine di un passaggio che ha il sapore dell’invettiva contro il «la<br />
mescolanza confusa di ogni genere d’opinioni» a cui si riduce il probabilismo<br />
dei Reverendi Padri, Pascal porta a compimento una triplice azione:<br />
1) esclude dalla sua critica il «premier esprit» del gesuitismo, parlando con<br />
rispetto e positivo apprezzamento di Ignazio e dei primi Padri Generali; 2)<br />
passa al contrattacco, denunciando il tradimento dei Révérends Pères nei<br />
confronti del fondatore della Compagnia; 3) riafferma la centralità della<br />
questione morale, sottolineando che Ignazio e i primi Padri Generali avevano<br />
previsto che il traviamento della dottrina gesuitica, in campo morale,<br />
sarebbe stato funesto non solo per la Compagnia, ma anche per la Chiesa.<br />
È dunque questa varietà – afferma Pascal – che vi svergogna ancora di più.<br />
L’uniformità sarebbe più sopportabile, e non vi è nulla di più contrario agli ordini<br />
precisi di sant’Ignazio e dei vostri primi generali, di questa mescolanza<br />
confusa di ogni genere d’opinioni. Ve ne parlerò un giorno, forse, miei padri: e<br />
si resterà sorpresi al vedere quanto siete decaduti dallo spirito primitivo del vostro<br />
Ordine, e come i vostri stessi generali previdero che il pervertimento della<br />
vostra dottrina nella morale potrebbe essere funesto non solo alla vostra Società<br />
ma anche alla Chiesa universale 20 .<br />
In terzo luogo, per non essere poco giusti e poco corretti verso Pascal,<br />
bisogna tener presente che la filosofia morale pascaliana è saldamente fondata<br />
sulla religione cristiana. In altri termini, il principio morale pascaliano<br />
percorre un asse verticale – cielo/terra; sovrannaturale/naturale – che da<br />
un canto rispetta e rispecchia la stessa teoria pascaliana dei tre ordini (ordine<br />
naturale della carne; ordine naturale della mente; ordine sovrannaturale<br />
della carità), e, dall’altro, s’incentra sulla vastissima tematica ebraico-cristiana<br />
dell’umanità corrotta dal peccato originale; della nuova umanità riscattata,<br />
liberata e salvata dal peccato e dalla morte, non per mano umana,<br />
bensì per opera di Gesù Cristo, il Dio incarnato, il Dio d’amore che, Christus<br />
patiens, s’immola sulla croce per cancellare i peccata mundi, e che poi,<br />
Christus triumphans, vince la morte, risorge e glorioso ascende al cielo.<br />
20 Tredicesima lettera, pp. 339-41.