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Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

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Pietro Calcara<br />

Naturalista, nato il 16 febbraio 1819 e morto a Villabate il 24 agosto 1854. A 19 anni conseguì<br />

la laurea in Medicina e fu nominato conservatore sostituto del Museo geologico; nel 1850<br />

divenne titolare della cattedra di Storia naturale all'Università. Si distinse, oltre che per la sua<br />

attività di ricercatore e di studioso, anche per le numerose carìche pubbliche occupate; fu,<br />

infatti, segretario della Commissione di agricoltura e pastorizia, direttore di I classe dell'Istituto<br />

di Incoraggiamento e direttore delle scuole di mutuo insegnamento. Lasciò moltissime opere su<br />

argomenti di mineralogia, topografia, geodesia, botanica, zoologia, geologia, malacologia, ecc.<br />

Compilò anche un catalogo dei minerali esistenti nel Museo mineralogico dell'Università ed un<br />

catalogo dei molluschi terrestri e fluviali della Sicilia.<br />

Salvatore Pastiglia<br />

Comandante di marina e patriota. Nato il IO marzo del 1819; studiò nel Collegio nautico di<br />

Palermo e, diplomatosi nel 1837, ottenne subito un imbarco sulle navi dei Florio. Percorse le<br />

rotte di tutti i continenti, entrando in contatto e facendo da tramite con i patrioti antiborbonici<br />

sparsi per il mondo. Alla vigilia degli eventi del 1848, si trovava al comando di una nave della<br />

Società Calabro Sicula ed ospitò il clandestino La Masa che si recava in Sicilia. Combattè a<br />

Palermo con armi raccogliticce e respinse assieme ad un gruppo di marinai un attacco delle<br />

truppe borboniche; venne coinvolto in altri fatti d'arme, come la presa di Castellammare ed il<br />

trasporto di truppe a Milazzo. AI ritorno dei Barboni fu in esilio in Piemonte dove si adoperò per<br />

la raccolta di fondi; partecipò con Bixio al colpo di mano che consegnò Mille le navi Piemonte e<br />

Lombardo. Combatté valor samente a Calatafimi meritandosi la stima di Garibal che lo nominò,<br />

al ritorno a Palermo, Comandante generale della Marina siciliana; successivamente fu console<br />

a Copenaghen e Odessa. Egli stesso redasse un libro di memorie che venne pubblicato a<br />

Palermo nel 1861.<br />

Giuseppe de Spuches<br />

Principe di Galati e duca di Caccamo fu letterato, poeta, archeologo. Era nato il 9 luglio 1819 e<br />

morì il 13 novembre 1884. Scrisse liriche di contenuto classico e patriottico, tradusse l'Edipo re<br />

di Sofocle e l'Elena di Euripide, compose i poemi Adele di Borgogna e Gualtiero. Nel 1847<br />

sposò la poetessa Giuseppina Turrisi Colonna, che morì dopo appena dieci mesi di matrimonio.<br />

Partecipò alla vita pubblica palermitana, ricoprì la ca ca di pretore, di presidente dell'Accademia<br />

di Scien Lettere e Arti, di presidente della Commissione per antichità di Sicilia, ed in tale ufficio<br />

eseguì scavi e ricerche a Segesta, a Solunto, a Taormina, ad Agrigento, a Siracusa. Fu anche<br />

deputato alla Came durante la X legislatura. Un imponente monumento, opera di Benedetto<br />

Civiletti, gli è stato dedicato nel Chiesa di San Domenico.<br />

NAPOLI FEDERICO<br />

Nato a Palermo nel 1819, morto a Roma nel 1883.<br />

Nel 1842 venne nominato professore sostituto alla cattedra di Matematiche Sublimi<br />

dell’Università di Palermo divenendone titolare nel 1844. Educato ai principi nobili e generosi,<br />

fece parte di quell’eletta schiera che preparava la memorabile riscossa del 1848. Condannato,<br />

provò l’umiliazione dell’esilio ma trovò conforto in Piemonte dove venne amorevolmente<br />

accolto. Professore effettivo di Matematiche speciali nel Collegio Nazionale di Genova,<br />

successivamente divenne professore titolare di Matematica nel Liceo di Genova. Con decreto<br />

prodittatoriale nel 1860 fu nominato componente del Consiglio Superiore della Pubblica<br />

Istruzione in Palermo, ricoprì, inoltre, l’incarico di deputato al Parlamento in due legislature e<br />

divenne Segretario Generale del M.P.I. dal 1866 al 1869. E’ ricordato soprattutto come storico<br />

della Matematica, pregevoli sono i suoi studi sugli inediti di Francesco Maurolico e le sue<br />

biografie di Giovan Battista Hodierna e Domenico Scinà.<br />

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