Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

Francesco Enrico De Simone
Si laureò a Palermo nel 1854. Viene chiamato nel 1860 con G.B. Filippo Basile, Moscuzza,
Pietro Raineri e Torregrossa dal Consiglio civico per un progetto di risanamento che ponesse
Palermo alla stessa stregua delle grandi capitali europee. La Commissione mise a punto tre
progetti, nessuno dei quali fu realizzato. La loro filosofia, tuttavia, fu recepita dal Giarrusso.
Progettò i palazzi Catalano, Starrabba fuori porta Maqueda, Carini e la casina Di Stefano.
Cecilia Stazzone
Scrittrice palermitana, marchesa De Gregorio; non possediamo molte notizie della sua vita.
Conosciamo alcune delle sue pubblicazioni, in particolare romanzi ed opere poetiche:
Rimembranza di un viaggio in Italia, stampato a Palermo nel 1854; Arturo, romanzo del 1865;
Carlina, romanzo stampato a Milano con i tipi della Perseveranza nel 1868; Macrina e
Costantino, Lindana e le due sorelle, pubblicato a Venezia, presso Burato nel 1869; Fra Scilla e
Cariddi, racconto pubblicato a Firenze presso M. Cellini nel 1871; Pietro Squarcialupo, racconto
storico siciliano, edito da Luigi Pedone Lauriel a Palermo nel 1873; Opere drammatiche,
stampato da Montaina a Palermo nel 1879.
Antonino Lo Monaco Ciaccio
Avvocato, patriota, nato il 12 marzo 1831 e morto il 23 agosto 1865. Figlio dell'avvocato
Gaspare Lo Monaco e di Vittoria Ciaccio, manifestò giovanissimo i suoi ideali di libertà.
Partecipò alla rivoluzione del 12 gennaio 1848, e con Nicolò Garzilli, suo fraterno amico,
preparò la rivolta della Fieravecchia del 27 gennaio 1850. I congiurati vennero scoperti ed egli
stesso si salvò a stento, mentre l'amico Garzilli veniva catturato e fucilato nella piazza il giorno
successivo. Prese anche parte alla rivolta della Gancia del 4 aprile 1860. Più volte la sua casa
venne messa a disposizione per tenervi riunioni segrete e vi vennero studiati i piani per
preparare il terreno allo sbarco annunciato di Garibaldi. Dopo la liberazione della Sicilia, fu
nominato cancelliere capo presso la suprema Corte di Palermo.
Giuseppe Gallo
Sportivo, praticante del Gioco del pallone toscano.
È il 23 luglio 1831 quando vede la luce in piazzetta S.Spirito. A tredici anni si trasferisce con i
genitori a Firenze, dove comin,cia a praticare l'antichissima attività Iudica con i giovani delle
famiglie nobili e dell'alto ceto nelle strade meno frequentate. Nel 1865 entra a far parte della
squadra dei Guelfi, che per tre anni consecutivi vince il torneo estivo di Firenze. 1 Guelfi
disputano le gare in uno splendido sferisterio con 5 mila posti a sedere chiamato «ghiacciate di
Porta a Pinti». Gallo all'età di 56 anni rientra a Palermo e va ad abitare in via Celso in una
dimora del '700. Cerca di divulgare il gioco del pallone toscano ma trova pochi proseliti:
Giacomo Gallo, Corrado Spadafora di Policastrelli,Antonio Zabban, Luigi d'Ondes, Emanuele
Santocanale, Luigi Giachery. Si spegne il 27 agosto 1902.
Giuseppe Pensabene
Pittore e letterato nato nel 183 I , ebbe come maestri il Perez, Giuseppe Meli e il Lo Forte.
Parte della sua produzione è dedicata all'iconografia dei Promessi sposi del Manzoni,
proponendo con gusto realistico alcuni episodi del libro. Dipinse ritratti e svolse attività di
freschista. Morì nel 1913, dopo una vita appartata.
Giambattista Santangelo
Letterato. Nato il 19 agosto del 1832 da Pietro e Rosalia Nascè. Nell'Università di Palermo
studiò filosofia con Salvatore Mancini ed etica con monsignor Benedetto D'Acquisto; fu
ispettore generale delle scuole comunali a Palermo. Segnaliamo alcune pubblicazioni: Sulle
condizioni delle scuole elementari del MuniciPio di Palermo, del Collegio di Maria dall'anno 1860
al 1872, stampato a Palermo presso Gaipa nel 1873 ed un'altra edizione per gli anni 1872 -
1876, presso Amenta nel 1876; Nuove poesie siciliane, stampate a Palermo da Amenta nel
1877 ed infine i Sunti delle conferenze pedagogiche edito da Gaudiano nel 1881.
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