10.06.2013 Views

Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Pietro Speciale<br />

Nato nel 1405 e morto nel 1497. Signore di Alcamo e di Calatafimi, fu una figura di primo<br />

piano nella vita politica e culturale della Palermo quattrocentesca. Fu presidente del Regno di<br />

Sicilia e pretore (carica corrispondente all'odierno sindaco) negli anni 1463-'70.<br />

Nel 1463, dall'alto della sua influente carica, sollecitò il Consiglio civico della città a costruire<br />

un edificio da servire quale sede comunale degna di una città come Palermo che oltretutto era<br />

«[...] chitati principali di lu regnu}). Sorse così il Palazzo Pretorio (oggi Municipio), completato<br />

verso la fine del secolo.<br />

Simone da Bologna<br />

Nato nel 1406 e morto l' 8 gennaio 1465.<br />

Arcivescovo di Palermo dal 1445 al 1465. Appartenne alla nobile famiglia Beccadelli da Bologna<br />

e ricoprì per due volte la carica di presidente del Regno, nel 1450 e nel 1453. Fece ingrandire<br />

la piazza della Cattedrale, a quel tempo sede di un camposanto, creare una prima recinzione e<br />

una pavimentazione in laterizi. Alfonso il Magnanimo l'aveva proposto a papa Callisto 111 per<br />

la porpora cardinalizia, ma l'immatura morte del Re bloccò l'iniziativa. Di lui rimangono: il<br />

Breviarum secundum consuetudinem panormitanae ecc/esiae (1452), riccamente miniato e<br />

profuso d'oro e di fregi, ed il primo volume del Lectionarium omnium (estivitatum secundum<br />

usum maioris ecc/esiae panormitanae.<br />

Salvo Cassetta<br />

Erudito ed architetto appartenente all'Ordine domenicano, vide la luce nel 1413. Dopo un<br />

soggiorno nel Convento di S. Maria Novella a Firenze, dove divenne dottore in teologia, tornò a<br />

Palermo, acquistando vasta fama col suo Studio pubblico di teologia, filosofia, geometria e<br />

matematica, aperto presso il Convento di S.Domenico. Nel 1462 diventò Procuratore generale<br />

dell'Ordine. Fu inquisitore generale di Sicilia. Confidente e amico di Sisto V, venne nominato<br />

vicario generale dei Domenicani. Gli viene attribuito l'impianto quattrocentesco della Chiesa di<br />

S. Domenico. Morì a Roma nel 1483.<br />

Tommaso De Vigilia<br />

Fu il pittore più affermato della Sicilia occidentale nella seconda metà del XV secolo. Godette,<br />

infatti, di grande stima fra i suoi contemporanei, che dovettero apprezzarne la mano felice e la<br />

capacità di adattarsi ai desideri della committenza con modi «cortesi».<br />

L'artista, che tradizionalmente viene identificato come aiuto del Maestro del Trionfo della<br />

morte, risulta attivo già dal 1444. La sua prima opera rimasta risale però al 1460 ed è un S.<br />

Giovanni Evangelista, conservato a Palazzo Abatellis. Abitava nel quartiere del Seralcadi, oggi<br />

del Capo, ed ebbe bottega a Palermo già dal 1451. Gran parte delle sue opere sono andate<br />

perdute, fra quelle rimaste ricordiamo il Trittico Duca della Verdura, la Vergine con Bambino<br />

tra i Santi Giro/amo e Teodoro, S. Nicolò di Bari, S. Giovanni Evangelista, Madonna col<br />

Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Benedetto, Madonna in trono con Bambino e catena,<br />

tutte pervenute a Palazzo Abatellis.<br />

Cataldo Parisio<br />

Umanista, giurista, nato tra il 1425 e il 1427 e morto a Lisbona nel 151 I. Per il Mongitore ed il<br />

Narbone egli appartenne alla famiglia palermitana degli Aquila, marchesi di Ogliastro. Egli<br />

stesso dice che da giovane studiò a Messina alla scuola di Costantino Làscaris e poi a Bologna,<br />

alla scuola del Filelfo. Da qui passò a Padova soggiornandovi dal 1477 al 1482, e poi a Ferrara<br />

dove rimase fino al 1484 e dove conseguì la laurea in medicina e in diritto civile. Si recò anche<br />

in Spagna alla corte del re Ferdinando Il il Cattolico, su invito dell'amico umanista Lucio<br />

Marineo e finalmente giunse in Portogallo dove divenne precettore del figlio del re Giovanni Il.<br />

Ai re portoghesi dedicò numerose opere, quali: Arzitinge, in cui narra le imprese di Alfonso<br />

Vedi Giovanni Il; De gestis Alphonsi adversus Mauros e il De bello Aphricano. Lasciò anche<br />

elegie ed epigrammi.<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!