Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It
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Giuseppe Del Bosco e Sand ovaI<br />
Principe della Cattolica fu botanico e mecenate. Si ricorda soprattutto per avere fondato a<br />
Misilmeri, uno dei suoi feudi, il primo orto botanico siciliano incoraggiando le ricerche e l'attivit<br />
di un importante nucleo di botanici: Silvio Boccone, Pietro Citraro, Francesco Scaglione,<br />
Francesco Cupani. Quest'ultimo gli dedic la descrizione del giardino a stampa Hortus<br />
Catholicus; la prima volta con stampa di Napoli, presso Francesco Benzi, nel 1696 e<br />
successivamente a Palermo da Giuseppe Gramignani nel 1697. A sue spese aveva fatto<br />
incidere le oltre settecento tavole che dovevano corredare la grandiosa raccolta di scienze<br />
naturali di Sicilia, frutto degli studi di Francesco Cupani; questo disegno non ebbe un felice<br />
esito, ci rimangono ancora le raccolte delle incisioni esistenti nella Biblioteca comunale di<br />
Palermo, nella Biblioteca centrale della Regione Siciliana ed in quella dell'Orto Botanico di<br />
Palermo. I rami sono scomparsi, una tenue traccia li porterebbe negli Stati Uniti d'America;<br />
dovrebbe essere quasi intera, custodita in una Biblioteca siciliana, la copia quasi completa del<br />
Pamphyton. La sua attivit di mecenate non si limit alle scienze botaniche: fece stampare<br />
ancora a sue spese il trattato di Scipione Maffei La scienza cavalleresca e l'opera di<br />
Giovambattista Caruso Biblioteca Historica, edita a Palermo, con i tipi di Francesco Cich, del<br />
1723. Si spense nel 1721.<br />
Michele Del Giudice<br />
Storiografo, erudito, nato il IO giugno 1651 e morto il 26 novembre 1727. Monaco<br />
benedettino, visse nel Convento di S.Martino delle Scale di cui fu anche abate. Fece parte<br />
dell'Accademia dei Riaccesi e collabor con lo storico G.B.Caruso nella stesura della sua<br />
Bibliotheca sicula. Tra le sue opere pubblicate ricordiamo: Descrizione del R. Tempio e<br />
monastero di S.Maria la Nova di Monreale (I 702), arricchito dalla descrizione dei mosaici del<br />
Duomo, della vita degli arcivescovi e dei suoi abati; diede alle stampe in anni diversi la<br />
descrizione delle feste in onore di Santa Rosalia nella ricorrenza del ritrovamento delle reliquie<br />
della santa.<br />
Lasci manoscritti molti discorsi storico-politici, panegirici, componimenti accademici, un volume<br />
di notizie storiche di tutti i monasteri benedettini della Sicilia, ed una raccolta di citazioni di<br />
tutti i luoghi, ove si parli della Sicilia, tratte dagli scrittori classici e antichi, sacri e profani,<br />
greci e latini.<br />
Giacomo Caldarone<br />
Medico e filosofo nato a Palermo nel 1651. Sappiamo che fu elevato al rango di medico del Re<br />
ed esaminatore generale di Sicilia in virt delle sue ampie conoscenze di medicina, botanica,<br />
chimica. Una sua Epistola botanica venne inserita nella raccolta delle Bizzarrie botaniche di<br />
alcuni semplicisti di Sicilia, pubblicate da Nicol Gervasi a Napoli, presso il tipografo de Bonis nel<br />
1673.<br />
A Palermo pubblic presso Pietro Coppola, nel 1697, i Pretia simplicium ac compositorum<br />
medicaminum de ordine et mandato 11I. Pretoris et Prothomedici Josephi Valguarnera principis<br />
Nixemi... ab omnibus observanda. Rimasero manoscritte alcune opere tra cui ricordiamo<br />
l'Examen et aedipus aromatariorum e Della natura, qualit e virt della terra di Baida chiamata<br />
fuori panacea, e della pietra di montagna di Cane, detta la polvere di Chiaramonte, owero del<br />
Fondacaro, non ancora da alcuno descritte.<br />
Casimiro Drago<br />
Sono noti due personaggi con lo stesso nome e cognome, rispettivamente nonno e nipote.<br />
Il primo nacque nel 1656 e mor il 28 giugno 1736; fu presidente della Regia Gran Corte, e<br />
lasci un grande ricordo per l'integrit dimostrata nell'amministrazione della giustizia. Il<br />
secondo, marchese Casimiro Drago e Naselli, fu storico ed erudito. Nacque nel 1727 e mor nel<br />
1775. Fu membro delle accademie dei Pescatori Oretei, degli Ereini, del Buon Gusto, e degli<br />
Arcadi di Roma. Appassionato studioso di storia siciliana, aggiunse un capitolo con la<br />
descrizione delle isole di Malta e di Gozo all'opera pubblicata nel 1760 dall'abate Arcangelo<br />
Leanti, Lo stato presente della Sicilia. Tradusse per la prima volta in rima le Bucoliche di<br />
Virgilio (1775), lasciando interrotte le Georgiche per la sopravvenuta morte.<br />
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