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Siciliani Illustri - Mariolinopapalia.It

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Francesco Orestano<br />

Pioniere dell' alpinismo siciliano. Il 23 febbraio 1894, insieme al fratello Fausto e agli amici<br />

Beniamino Lo Forte,Alfredo Perdichizzi e Giuseppe Noera, fonda a Palermo il Club Alpino<br />

Siciliano. Primo presidente del Cas, che all'articolo 2 dello Statuto annota: «Gli scopi sono gite<br />

alpine sociali e gare alpinistiche». Nel 1897, su sua spinta il club acquista il Castellaccio, che<br />

diviene la meta preferita dai soci per le escursioni. Francesco e il fratello Fausto riescono a<br />

coinvolgere centinaia di persone a spostarsi la domenica in montagna per alcune ore. Fra gli<br />

appassionati, il noto studioso Antonio Salinas e la famiglia nissena dei Campisi, sfegatati<br />

amanti dello sport, che abitano a Palermo. Nel 1922 viene inaugurato a Piano Zucchi il primo<br />

Rifugio alpino siciliano, meta di centinaia di appassionati della montagna, grazie sempre alla<br />

spinta di Francesco Orestano.<br />

Casimiro Piccolo<br />

Figlio del barone Giuseppe Piccolo di Calanovella e di Teresa Tasca Filangeri di Cutò, era<br />

fratello del poeta Lucio e cugino dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nacque a<br />

Palermo il 26 maggio 1894 e morì a Capo d'Orlando, (Me), il 4 dicembre 1970.<br />

Trascorse una vita brillante, tra l'aristocrazia siciliana e italiana, nella sua villa di via Libertà a<br />

Palermo, che insieme alla madre e ai fratelli lasciò all'inizio degli anni Trenta, per ritirarsi a<br />

Capo d'Orlando, dopo che il padre aveva abbandonato la famiglia. Appassionato di magia e di<br />

metafisica, si diede agli studi esoterici e fu un fotografo e un pittore dal notevole talento<br />

visionario.<br />

Dette vita, in acquerelli di minuziosa suggestione, ad un mondo di ninfe, di gnomi, di elfi, di<br />

streghe, di cui fu popolata intensamente la sua immaginazione. Insieme alla sorella Agata<br />

Giovanna, studiosa di botanica e di scienze agrarie (1891 - 1974), decise di trasformare la villa<br />

di contrada Vina a Capo d'Orlando, in fondazione (ciò che awenne nel 1972) e di farne un<br />

museo, inaugurato nel 1978 dopo la morte dei tre fratelli.<br />

Emilio D'Angelo<br />

Nato il 18 giugno 1894 e morto a Gorizia il 7 agosto 1916. Chiamato alle armi nel settembre<br />

1914 ed ammesso al corso allievi ufficiali presso l' 860 reggimento fanteria, dopo pochi mesi<br />

venne congedato per il riacutizzarsi di una grave malattia già sofferta. Riprese così gli studi<br />

interrotti di ragioneria presso l'Istituto tecnico Filippo Parlatore di Palermo, coltivando<br />

parimenti la pittura verso la quale mostrava predisposizione. Alla dichiarazione di guerra<br />

all'Austria, il 24 maggio 1915, venne nuovamente chiamato alle armi e, come sottotenente,<br />

destinato al deposito dell'86 o reggimento. Nel lugliO 1916 chiese ed ottenne la destinazione al<br />

23r reggimento fanteria della brigata Avellino, che raggiunse sulle pendici del Podgora, dove<br />

esso era schierato. Rimase ucciso durante un assalto al ponte di Gorizia. Ottenne la medaglia<br />

d'oro al valor militare alla memoria. È ricordato nella stele eretta nel Giardino inglese, a cura<br />

dell'Istituto del Nastro Azzurro, ai caduti ed ai decorati di Palermo e provincia.<br />

Giarrizzo<br />

Figli del pittore Carmelo (Piazza Armerina 1850 Palermo 1917),Adele, Manlio e Maria Giarrizzo<br />

seguirono le orme paterne.<br />

Adele (Palermo 1894-Firenze 1979) studiò all'Accademia di belle arti e fu impegnata nella<br />

pittura, nella scultura e nel restauro. In seguito si trasferì a Firenze pur mantenendo intensi<br />

legami con Palermo.<br />

Manlio (Palermo 1896-Firenze 1957), del quale la Provincia regionale possiede un bel quadro<br />

raffigurante un Mietitore, fu docente di Scenografia all'Accademia di Napoli e di Pittura a Brera.<br />

Artista dal linguaggio robusto ed efficace, di lui ha scritto Lionello Venturi, in occasione della<br />

sala dedicatagli a un anno dalla morte dalla XXIX Biennale veneziana: «Meravigliosa giovinezza<br />

spirituale ebbe il Giarrizzo, professore di varie Accademie, ma antiaccademico nell'animo, se a<br />

cinquantacinque anni sentì il bisogno di occuparsi di linee, di forme e di colori, anzi che delle<br />

cose di natura».<br />

Maria (Palermo 1900Reggio Calabria 1991) studiò all'Accademia palermitana e sposò il pittore<br />

Giuseppe Cannizzaro. Fu soprattutto una ritratti sta, affiancando all'impegno pittorico quello di<br />

poetessa e di grafica.<br />

201

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