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Trento Corselli fu anche un valoroso ufficiale di complemento combattente nella Seconda
Guerra Mondiale. Orgoglioso di essere il nipote di S.E. il Generale di C.A. Rodolfo Corselli,
Comandante dell’Accademia di Modena, egli volle mantenere alto l’onore militare della sua
Famiglia distinguendosi in azioni militari in Albania ed in Grecia, per le quali fu Decorato di due
Croci al Merito di Guerra, da tre Stellette d’Argento attestanti le Campagne Militari, dalla
Medaglia della Guerra 1940-43, dalla Medaglia per la Guerra di Liberazione e dalla Croce
commemorativa dell’XI Armata Italiana. Gli fu concesso dal R. Governo d’Albania di fregiarsi
del Distintivo della Corona di Skandeberg. Fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’Otto settembre
del 1943, fedele al giuramento prestato al suo Re, non volle aderire alla Repubblica Sociale
Italiana preferendo andare incontro ad un destino di stenti e di privazioni e alla probabile
morte. Fu deportato nei campi di concentramento di Biala Podlaska, Sand Bostel e
Windzendorf. Per questa eroica resistenza gli furono attribuiti dalla Repubblica Italiana il
Diploma d’Onore di Combattente per la Libertà d’Italia 1943-45, il Distintivo d’Onore per i
Patrioti Volontari per la Libertà e la promozione a Titolo Onorifico a capitano di Fanteria.
Per i meriti acquisiti nel campo della difesa della religione cattolica è stato insignito della
Dignità di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ed ascritto alla
Luogotenenza di Sicilia.
Dopo una lunga ed operosa vita, muore nella sua Palermo il 25 febbraio 2003.
Manlio Corselli
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